Donazzan-shock all’Europarlamento sui bambini di Gaza. Poi la retromarcia parziale: “Sono stata travisata”

A sinistra un padre e due bambini feriti a Gaza, a destra l'eurodeputata vicentina Elena Donazzan (FdI)

Israele ha il coraggio di fare quello che l’Europa non ha il coraggio di fare” e 50 mila bambini uccisi o feriti a Gaza sono “figli di terroristi usati come scudi umani“: non si placa la polemica dopo queste frasi dette dall’europarlamentare bassanese (Fratelli d’Italia) Elena Donazzan in aula a metà giugno.

La “sorella d’Italia” di Pove del Grappa, ex assessora regionale al lavoro e all’istruzione, torna ancora una volta in negativo alla ribalta mediatica nazionale, sebbene con due settimane di ritardo, con frasi che hanno suscita sdegno e imbarazzi diffusi.

I fatti
Donazzan nel suo intervento in aula del 17 giugno ha infatti difeso a spada tratta i bombardamenti israeliani su Gaza, che sarebbero il risultato del “coraggio di difendersi, ma i giornali europei non ne parlano”. E poi la frase sui bambini uccisi “figli di terroristi usati come scudi umani”. Per finire, infine con: “E’ inaccettabile usare i propri figli come scudi umani”, rivolta ad Hamas. Un discorso sfuggito inizialmente alla totalità della stampa italiana. Lei, dopo che il caso è esploso, ha spostato l’attenzione dalle sue parole agli attacchi ricevuti (è stata anche sommersa di commenti negativi anche sui suoi profili social), affermando (due giorni fa) che sono stati provocati dall’intenzione “di non farmi parlare a questa presentazione del libro scritto da Vittorio Pesato e da Enrico Mairov, da sempre in prima linea per difendere l’amicizia tra Italia e Israele e difendere Israele dagli attacchi fisici e mediatici. Siamo sotto attacco da parte del terrorismo islamico che usa ogni mezzo e ogni persona, anche sacrificando i propri bambini, per raggiungere i propri diabolici scopi”.

Lo stesso giorno (il 7 luglio), la virata, forse indotta dai vertici del partito: “A distanza di settimane – ha affermato in una nota l’eurodeputata – sono oggetto di un attacco strumentale basato su un estratto del mio intervento in aula, durante uno dei numerosi dibattiti sul conflitto tra Israele e il terrorismo islamico. Desidero chiarire il senso delle mie parole, che – per via dell’enfasi e della sintesi imposta dai tempi contingentati della plenaria – rischiano oggi di essere gravemente travisate: i bambini devono essere sempre preservati, siano essi figli di Israele rapiti il 7 ottobre o figli della Striscia di Gaza colpiti sotto i bombardamenti”.

Le reazioni a caldo

Per la consigliera regionale Chiara Luisetto e l’onorevole Rosanna Filippin (Pd) Donazzan con le sue affermazioni in aula ha “mistificato la realtà e dimenticato le atrocità in alcun modo accettabili commesse da mesi sui civili” , usando parole “gravissime e inaccettabili”, con le quali “vuole riscrivere la realtà in modo totalmente falso e strumentale. Sono parole che arrivano a normalizzare le atroci sofferenze del popolo palestinese, in particolare quelle dei bambini. Siamo oltre il girarsi dall’altra parte: siamo alla legittimazione dei massacri a cui assistiamo da mesi, delle lotte per il pane, della distruzione di un intero territorio”. Proseguono la Consigliera regionale e la deputata: “Quello che Francesca Albanese, Relatrice speciale dell’Onu per i territori occupati, ha definito ‘uno dei genocidi più crudeli della storia moderna’, in una situazione a dir poco ‘apocalittica’, è per Donazzan un atto di coraggio. Sono parole pesanti come pietre che definiscono con chiarezza il pensiero politico di chi le ha pronunciate e appartiene alla forza politica che governa il Paese. Siamo convinte che la pace si costruisca se, a partire dalle istituzioni europee, si riconosca e si condanni con fermezza la barbarie in atto e si lavori per ridare dignità ad un popolo martoriato che Netanyahu sta progressivamente e scientemente sterminando. Occorre dire basta a tutto questo”.

Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi, eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra ha chiesto che “la presidente del consiglio Meloni chiarisca se le inaccettabili dichiarazioni di Donazzan rappresentano la linea del suo partito”. “C’è chi ha trasformato il Parlamento europeo in un megafono della disumanità, chiamando ‘coraggio’ l’annientamento di un popolo. Ma il coraggio è altrove: nelle madri di Gaza che partoriscono senza elettricità, nei bambini che studiano sotto i droni, tra le macerie che ancora tengono in piedi la speranza” conclude.

“Parole folli, disumane, inaccettabili” le ha definite Stefano Dal Pra Caputo, del Partito Democratico di Vicenza, “che rappresentano un grave scivolamento politico e morale”. Frasi “del tutto scollegate dalla realtà dei fatti, pronunciate nel cuore di un’aula democratica. Parole che sembrano giustificare l’assedio, la fame come arma e la morte di migliaia di civili palestinesi, tra cui migliaia di bambini. È sempre fondamentale ricordare il vile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, ma questo non può in alcun modo giustificare una reazione sproporzionata, che colpisce indiscriminatamente la popolazione civile e cancella ogni principio di diritto internazionale. Non è coraggioso bombardare ospedali e rifugi. Non è coraggioso affamare una popolazione. Ed è agghiacciante che un’eurodeputata italiana presenti questo come un modello. Fratelli d’Italia e il governo Meloni non possono continuare a tacere: queste dichiarazioni vanno condannate senza ambiguità. Chi siede nelle istituzioni europee rappresenta i cittadini italiani: nessuno di noi vuole essere rappresentato da chi applaude le stragi”.

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