Il cordoglio dei bassanesi per la morte prematura di Michele, cameriere e poeta

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Quando la notizia della sua morte è iniziata a circolare di bocca in bocca e poi di post in post sui social, sono stati tanti a non crederci. E ancora di più quelli affranti di fronte all’incontrovertibilità della scomparsa di un amico speciale, per altri di una persona semplice e genuina capace di contagiare di sorrisi chi gli stava intorno. Se ne è andato, in un attimo e in silenzio, Michele Rossi, giovane di 35 anni, cameriere di professione e amante dell’arte poetica per diletto, che Bassano e i bassanesi apprezzavano davvero. E che oggi lo piangono, attendendo la data beffarda di domani, 1 febbraio, in cui anzichè riservargli un messaggio di auguri per il suo compleanno, si riuniranno per la veglia in sua memoria. Sabato mattina a Cà Baroncello, invece, l’addio.

Michele “il Poeta”, questo il nomignolo con cui era conosciuto ai più, lunedì mattina è strato strappato all’affetto dei genitori e di un fratello da un rintocco fatale. Senza alcuna avvisaglia. Il cuore che si ferma, i soccorsi d’urgenza che tentano l’impossibile, infine la resa tra le lacrime dei parenti intorno. Tutto in pochi minuti. Dopo un percorso di vita troppo breve, durato 35 anni appena. Negli ultimi tempi lavorava in centro storico, nel Bar Sotto la Torre in via Vendramini, a due passi da Piazza Garibaldi.

I messaggi di ricordo, di cordoglio, e di condivisione del lutto rivolti ai familiari si contano a decine nel web. Chi ricordando un aneddoto, chi raccontando delle sue partecipazioni a concorsi letterari in cui ha ricevuto premi e menzioni, chi proponendo un simbolico fiore per il suo funerale. Il denominatore comune: in tantissimi lo conoscevano anche grazie alla sua passione per la poesia oltre che per la spiccata attitudine ai rapporti sociali, per le parole che sgorgano dall’animo sensibile grazie anche a quel pizzico di sfrontatezza e coraggio che permette di esprimersi al pubblico. Tra le proposte lanciate in rete, raccogliere i versi di Michele in un libro, una sorta raccolta inedita che alcuni giurano rappresentasse uno dei sui sogni nel cassetto. Mai realizzato, finora e chissà, forse per modestia o per timidezza.

“Ho sempre pensato che per trovare e cucire assieme le parole come faceva lui, dovesse avere una sensibilità speciale” si legge in uno dei molteplici messaggi in suo ricordo. Quanto basta per riassumerli tutti.

L’ultimo saluto si terrà sabato mattina alle 11, nella chiesa di S. Leopoldo a Bassano del Grappa, in località Cà Baroncello. La salma sarà accompagnata dai genitori di Michele, Giuseppina e Armando, e dal fratello Stefano. Come un albatro, che fatica a muoversi a terra per le enormi ali, nel cielo saprà trovare il suo spazio libero.

“Il Poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
esule in terra fra gli scherni, impediscono
che cammini le sue ali di gigante”.

(C. Baudelaire, L’albatros)