Il direttore generale dell’Ulss 7, Carlo Bramezza, aggredito in centro a Treviso


L’hanno tenuto sotto osservazione ed è probabile che oggi torni a casa, Carlo Bramezza. Il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana è stato infatti vittima ieri, 20 agosto, di un pestaggio in centro a Treviso ed è finito al pronto soccorso dell’ospedale di Ca’ Foncello, dove è stato tenuto sotto osservazione per parte ella notte.
Un episodio dai contorni ancora non del tutto definiti, avvenuto ieri sera intorno alle 19,30 (come riporta Oggitreviso.it) all’esterno di un negozio tra via Martiri della Libertà e piazza San Leonardo, in pieno centro storico del capoluogo della Marca.
Bramezza, uno dei manager più noti della sanità pubblica veneta e uomo di fiducia del presidente Luca Zaia, ha riportato alcune lesioni al viso ed è stato soccorso da un ambulanza del Suem 118. L’aggressore, un uomo in bicicletta, avrebbe iniziato la lite dopo una collisione proprio vicino a un negozio e sotto gli occhi di alcuni passanti. Sul posto, oltre all’ambuilanza, è giunta anche una volante della questura, che ora ha avviato le indagini per ricostruire con precisione la dinamica ed individuare il responsabile.
Chi è il direttore generale dell’Ulss 7
Originario di Villorba (Treviso), una laurea in legge a Bologna, per 12 anni Bramezza è stato dirigente di alcuni centri per anziani, soprattutto in provincia di Treviso. Poi nel 2013 Zaia l’ha nominato direttore generale dell’Ulss 10 Veneto Orientale. Nel 2021 il trasferimento all’Ulss 7 Pedemontana con lo stesso incarico, col passaggio di consegne con Bortolo Simoni, andato in pensione.Nell’Ulss 7 Bramezza ha svolto un importante ruolo di potenziamento delle strutture ospedaliere e della sanità territoriale, gestendo in particolar modo l’importante partita dei fondi del Pnrr.
In passato era assunto agli onori delle cronache per una vicenda di fidejussioni da lui garantite ad una società (di cui era socio non operativo), poi fallita per investimenti sbagliati. Un “buco” da 11 milioni di euro per il quale nel 2022 il manager ottenne l’ammissione alla cosiddetta legge “salvasuicidi”, destinata a soccorrere i privati che si trovano in una situazione di sovraindebitamento.
Nel 2022 poi Bramezza aveva sporto denuncia contro l’editore di Rete Veneta e Antenna Tre, Giovanni Jannacopulos, per stalking e minacce a pubblico ufficiale: per la Procura il manager della sanità era stato bersaglio di una campagna mediatica organizzata dopo il suo rifiuto di assecondare alcune richieste dell’imprenditore. Accuse per le quali il patron di Medianordest è stato rinviato a giudizio a gennaio 2024 e che ora lo vedono a processo.
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