“Nasconde” proventi dal Giappone per 267 mila euro: denunciato un agente di commercio

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,Non aveva mai versato un euro al fisco in Italia l’agente di commercio operante nell’area di Bassano del Grappa, sul quale si sono concentrate di recente le attenzioni della Guardia di Finanza competente per la zon+a, dopo aver individuato tra le carte commerciali proventi da lavoro di intermediazione per quasi 267 mila euro.

L’uomo, del quale per il momento non sono stati resi noti età, nome e inquadramento economico in ambito professionale al “lancio” della notizia della sua denuncia stamattina, non avrebbe mai dichiarato i propri guadagni. Così facendo si è macchiato del reato – ad oggi solo presunto – di evasione fiscale, per un ammontare complessivo di 58.718 euro sottratti alle casse pubbliche, secondo la stima delle Fiamme Gialle bassanesi.

L’Imposta sul Valore aggiunto, meglio nota con l’acronimo “Iva”, a quanto emerso non era ben conosciuta al mediatore bassanese, attivo nella compravendita di macchinari per l’industria non meglio precisati, e collaboratore di diverse aziende. Un consulente molto attivo, spesso “in volo” intercontinentale. A quanto noto, avrebbe fatto da “ponte” per affari tra il Veneto e il Giappone, in Estremo Oriente. Tutta la documentazione commerciale è stata messa sotto sequestro al termine dell’ispezione mirata, anche se pare che buona parte di essa fosse stata occultata al fine di ostacolare le indagini sul suo conto.

Una coppia di finanzieri operativi nel Gruppo di Bassano del Grappa (foto archivio)

La complessa ricostruzione del reale volume di affari dell’agente – così recita la nota del Comando provinciale di Vicenza sulla base delle risultante dei colleghi di Bassano del Grappa –, specializzato in consulenze su macchinari industriali di importazione giapponese, è stata effettuata dai finanzieri bassanesi mediante numerosi sopralluoghi, attività info-investigative con l’ausilio delle numerose banche dati in uso al Corpo e raccolta di dati e documentazione presso le società con le quali il professionista aveva intrattenuto rapporti commerciali nell’ultimo quinquennio“.