Manutentore muore dopo 8 giorni in ospedale. Era rimasto folgorato in un capannone

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L’anno 2021 si apre subito con un incidente mortale sul posto di lavoro che vede come vittima un operaio vicentino, deceduto una decina dopo essere rimasto folgorato da una scarica di alta tensione mentre lavorava per una ditta nel Padovano. Per Maurizio Erle, 47enne di Bassano del Grappa, coniugato, le cure in ospedale protratte a lungo dopo l’infortunio dello scorso 4 gennaio non hanno sortito l’esito sperato.

Lo sfortunato dipendente di una ditta specializzata in installazioni termoidrauliche con sede a Rossano Veneto stava lavorando come operaio esterno a Lozzo Atestino, in via dei Gelsi, sui Colli Euganei, in un grande stabilimento di prodotti alimentari. Dopo l’incidente si trovava in un reparto di rianimazione di Padova, dove ha purtroppo concluso i suoi giorni di agonia.

Qualcosa andò storto quel giorno, con dinamiche sotto ricostruzione da parte dei tecnici dello Spisal e dei carabinieri. Ciò che è stato appurato è che Erle era appostato su una piattaforma mobile per completare un intervento, quando è stato investito da una carica da 15 mila volt, rivelatasi letale a distanza di una decina di giorni. Manutentore esperto, il 47enne conosceva bene il suo lavoro e non si spiega cosa possa essere accaduto. I soccorsi portato dai sanitari dopo l’allarme al 118 erano riusciti a stabilizzare le condizioni generali del bassanese e, per quanto critiche, riuscendo a portarlo ancora in vita all’ospedale di Padova. Nemmeno un delicato intervento chirurgico è bastato per donare a lui e ai suoi cari un filo di speranza su cui aggrapparsi, spezzatosi nei giorni scorsi.

Maurizio martedì scorso ha lasciato la moglie Claudia, alla quale era legatissimo e con la quale condivideva la gioia del condividere il cammino dopo il matrimonio, e una scia di dolore in questi primi giorni del 2021, in particolar modo tra i parenti e gli amici, oltre ai colleghi che aveva conosciuto da poco nel nuovo impiego che aveva intrapreso in autunno. Appassionato di volo libero e di viaggi, sarà salutato con i doverosi omaggi e l’inevitabile commozione dopo che l’autorità giudiziaria avrà rilasciato il nulla osta per la sepoltura.

Sul drammatico fatto di cronaca e sull’ennesima morte sul posto di lavoro registrata in Veneto, è stata infatti aperta un’inchiesta dalla Procura di Padova. Si ipotizza il reato di omicidio colposo nei confronti di eventuali indagati, alla luce della scomparsa dell’operaio, i cui nominativi non sono ancora noti.

Lo stabilimento di Lozzo Atestino dove è avvenuta la tragedia