Alternanza scuola-lavoro, liceali alle prese con la simulazione del colloquio di lavoro

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Il liceo Brocchi di Bassano

Cosa far fare a un liceale, che sicuramente proseguirà gli studi all’università, all’interno dell’alternanza scuola-lavoro? La domanda se l’è posta il preside del Brocchi di Bassano, Gianni Zen con il suo staff e insieme hanno deciso di sperimentare una via inusuale e innovativa: abituare i ragazzi ad approcciare il mondo del lavoro simulando colloqui di lavoro e preparandosi adeguatamente a questo appuntamento.

Per l’alternativa scuola-lavoro, come è noto, la legge prevede infatti 200 ore per i ragazzi liceali nell’arco del triennio. Un bell’impegno. “Ci siamo chiesti cosa fare per i liceali – spiega Zen – sapendo che oltre l’85% di loro proseguirà gli studi con una scelta universitaria. L’opportunità prevista dalla Legge 107 di aprire anche a questi ragazzi il mondo del lavoro credo sia positiva, altamente positiva. Perché apre a mondi nuovi, gli stessi che tra qualche anno costituiranno il centro delle loro vite. Il mondo del lavoro, lo sappiamo bene, è altamente formativo, orientativo, capace di accompagnare nel concreto le loro scelte future”.

Nasce così al Brocchi l’idea di simulare – per i ragazzi che frequentano il liceo classico, linguistico, scientifico, scientifico con l’opzione scienze applicate, scienze umane e  scienze umane con l’opzione economico-sociale – il “colloquio di lavoro”: ai 500 liceali coinvolti, nel corso di diversi pomeriggi, si prospetta quindi un contatto diretto tra aspettative personali e dei vari contesti. “Un’opportunità che assume un significato fortemente innovativo” sottolinea il dirigente del liceo bassanese. “E’ stata la disponibilità di tanti imprenditori e professionisti a consentirci di realizzare questa intuizione. Un grazie, quindi, è più di un atto dovuto. Significa riaffermare un ‘idem sentire’ intorno alla nostra e loro sensibilità educativa e formativa. Non sempre scontata oggi” conclude Zen.

Nel concreto, per i liceali dei diversi indirizzi si prospetta quindi nei prossimi mesi un calendario di attività in vista della simulazione dei colloqui di lavoro, in ambiti diversi: dall’architettura al turismo, dall’ambito legale e quello dell’informazione giornalistica, dal commercio estero al marketing. I ragazzi avranno un quarto d’ora per “convincere” i loro interlocutori ad assumerli e dovranno presentarsi al colloquio con una copia del curriculum vitae o, per chi sosterrà il colloquio in ambito giornalistico, uno scritto di venti righe.