Giovane vicentino rischia l’annegamento nelle acque del Brenta. Salvato dall’amico

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Un tratto del Brenta frequentato da escursionisti e bagnanti

Tragedia sfiorata ieri lungo il corso del fiume Brenta, nei pressi dei Grantorto proprio sul confine tra le province di Vicenza e di Padova. Un giovane di 21 anni di Grumolo delle Abbadesse ha rischiato seriamente di annegare dopo un tuffo in acqua ieri poco dopo le 13: la forza della corrente, o forse l’impatto con una pietra o ancora l’acqua gelida o più probabile il concorso di queste possibili cause avrebbero fatto perdere i sensi al ragazzo in serio pericolo, trascinato a valle per un centinaio di metri.

Essenziale l’intervento di un amico di 29 anni che con lui condivideva la domenica di relax sulle sponde del fiume, coraggioso a tuffarsi a sua volta e abile a raggiungere il compagno di gita in evidente difficoltà, con il rischio dia affogare. Una volta portato a riva, in località Busa, si è chiesto l’intervento del 118.

Per J.T. queste le iniziali diffuse alla stampa, il principale pericolo può dirsi scampato ma le sue condizioni di salute saranno oggetto di approfondimenti e valutazioni diagnostiche nelle prossime ore, dopo 24 ore in osservazione. La gravità delle sue condizioni di salute iniziali nei minuti successivi al salvataggio sono state dimostrate dalla richiesta di intervento di un’eliambulanza per trasportarlo nel più breve tempo possibile all’ospedale più prossimo, quello di Cittadella, dove il 21enne è stato ricoverato in codice rosso. Non correrebbe comunque pericolo di vita secondo le indicazioni date alla stampa locale padovana.

La notizia è stata riportata nella prima serata di ieri dalla testata “Padova Oggi”. Successivamente si è venuto a sapere che il giovane uomo salvato in extremis proveniva dalla provincia di Vicenza, e che ha buone chance di cavarsela, pur rimanendo in prognosi riservata. Non è del tutto chiaro come la vittima sia finita in acqua, se per un tuffo volontario oppure in seguito a una scivolata incidentale dalle sponde del fiume.

Il rischio di assistere a un nuovo evento drammatico è stato reale, solo la prontezza di riflessi del 29enne ha scongiurato il verificarsi di una nuova tragedia analoga a quelle recenti. Avvenute nelle scorse settimane in due distinti episodi, e con due giovanissimi non sopravvissuti alla furia di torrenti e fiumi che scorrono impetuosi dopo le piogge dell’ultimo periodo. Tra Brogliano e Cornedo la morte del 13enne Mattia Storti, e proprio a Grantorto, quella di un bambino di 11 anni: il primo affogato nell’Agno sotto gli occhi degli amici in cerca di aiuto, il secondo mentre giocava con i fratelli in riva al Brenta.