Altra giornata di scontri in Medio Oriente. Francia, Egitto e Giordania presentano una risoluzione all’Onu

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Altra giornata di scontri in Medio Oriente. L’aviazione israeliana ha continuato tutta la notta ada attacre la rete dei tunnel di Hamas a Gaza. Secondo il portavoce militare Hidai Zilberman sono stati 40 gli obiettivi colpiti in particolare a Khan Yunis e Rafah e 12 km sono stati completamente distrutti, compresi depositi di armi e centri di comando. Almeno 10 le vittime tra i membri di Hamas e della Jihad. Il numero complessivo di razzi lanciati finora da Gaza verso Israele è salito a 3.750. Di questi, dicono fonti israeliane, 550 erano difettosi e sono caduti all’interno della Striscia.

La Francia, in coordinamento con Egitto e Giordania, ha presentato all’Onu una risoluzione che punta ad un cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi. Tre i punti concordati: cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu” sulla questione. L’ambasciatore cinese all’Onu, Zhang Jun, ha detto che Pechino “sostiene senz’altro” gli sforzi per mettere fine alla crisi.

L’Egitto ha proposto un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire dalle 6 di mattina ora locale) di domani. Secondo la tv israeliana Canale 12 che cita fonti palestinesi, Hamas avrebbe accettato la proposta, mentre da Israele non è arrivata alcuna risposta. Tuttavia, un membro della leadership di Hamas, Izzat al-Rishq, ha smentito le indiscrezioni dei media israeliani su un imminente cessate il fuoco mediato dall’Egitto. Al-Rishq ha tuttavia aggiunto che gli sforzi per coordinare una tregua, guidati dall’Onu, dall’Egitto, dal Qatar e da altri paesi sono in corso. “Pur sottolineando che gli sforzi e i contatti dei mediatori sono seri e continui, le richieste della nostra gente – ha concluso – sono chiare e ben note”.

La proposta coordinata dall’Eliseo, arriva al Consiglio di sicurezza in contrasto con il silenzio degli Stati Uniti che, per otto giorni, hanno invece bloccato una dichiarazione congiunta sul conflitto in Medio Oriente. Washington da giorni ripete come un mantra che una dichiarazione pubblica del Consiglio di Sicurezza Onu non aiuterebbe a calmare le tensioni tra israeliani e palestinesi. Il nostro obiettivo “è stato e continuerà ad essere quello di un intenso impegno diplomatico per porre fine a questa violenza. Il presidente Joe Biden ha espresso il sostegno per un cessate il fuoco. “, ha detto Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice americana alle Nazioni Unite.

La posizione dell’Europa: il capo della diplomazia europea Josep Borrell è tornato a chiedere “l’immediata cessazione delle violenze e l’attuazione di un cessate il fuoco. L’obiettivo è di proteggere i civili e di permettere l’accesso umanitario a Gaza” e ha definito “inaccettabile” il “numero elevato delle vittime civili, comprese donne e bambini”. Domani è attesa l’assemblea generale dell’Onu.

Luigi Di Maio: il ministro degli Esteri italiano continua a condannare il lancio indiscriminato di razzi da Gaza, “è inaccettabile e deve cessare, – ha detto – come è inaccettabile che si metta in discussione il diritto di Israele a esistere. Riconosciamo il diritto legittimo di Israele di proteggere la propria popolazione, ma la risposta militare israeliana deve essere proporzionata e volta a prevenire ulteriori vittime civili”.