Amazon annuncia licenziamenti, 30 mila lavoratori a rischio

Oggi Amazon darà il via ad una serie di email che riguardano il licenziamento di molti suoi dipendenti. Potrebbero essere coinvolte ben 30 mila persone: su circa 350 mila addetti “corporate”, la misura colpirebbe quasi il 10%, a fronte di una forza lavoro globale che supera 1.55 milioni di dipendenti. Il ridimensionamento riflette un cambio di passo rispetto alla fase espansiva, quando le assunzioni avevano accompagnato l’eccezionale crescita del canale online e l’apertura di nuovi fronti di business.
Con il progressivo ritorno alla normalità, la crescita degli acquisti online si è raffreddata e alcune aree sono risultate sovradimensionate rispetto alle esigenze. Il management ha quindi avviato una revisione delle attività ritenute meno profittevoli per concentrare le risorse sui business a maggiore potenziale e aumentare l’efficienza complessiva dell’azienda.
L’intervento mira a snellire i livelli organizzativi, ridurre sovrapposizioni di ruolo e liberare margini per gli investimenti in aree prioritarie. Per i dipendenti coinvolti, l’azienda prevede percorsi di accompagnamento in linea con le normative locali. Da non sottovalutare anche la crescente adozione dell’Intelligenza Artificiale e automazione: la società ha più volte sottolineato che le tecnologie di AI e machine learning sono centrali per ottimizzare logistica, assistenza ai clienti e gestione dei dati. Questa trasformazione promette efficienza e nuovi servizi, ma alimenta, nello stesso tempo, interrogativi sull’impatto occupazionale, soprattutto per le mansioni ripetitive o a basso valore aggiunto.