California, Trump invoca l’insurrection Act. Novemila migranti (tra cui italiani) a Guantanamo

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Gli scontri a Los Angeles contro le politiche migratorie di Trump (Usa)

Continuano le tensioni e le proteste in California col presidente Donald Trump che ha dichiarato che non avrebbe problemi a invocare l’Insurrection Act qualora “ce ne fosse bisogno”. Il presidente degli Stati Uniti nello Studio Ovale ha ribadito che “se non fosse intervenuto, in questo momento Los Angeles starebbe bruciando proprio come mesi fa”, in un chiaro riferimento all’ondata di incendi che ha devastato la seconda città più popolosa degli States. Intanto secondo Politico presto potrebbero cominciare le deportazioni di 9.000 migranti a Guantanamo. E tra i deportati figurerebbero anche italiani.

Nel frattempo gli arresti per le proteste a Los Angeles contro i raid anti-migranti sono aumentati significativamente nel giro di pochi giorni. Sabato sono state arrestate 27 persone,  domenica quaranta e lunedì 114. Martedì le autorità hanno arrestato 197 persone, ha dichiarato il capo del Lapd, per un  totale di 378 fermati. Chiaro il messaggio delle autorità: “Dopo diversi giorni consecutivi di crescenti disordini in tutta la città a partire da sabato, abbiamo  assistito a una preoccupante escalation e a comportamenti illegali e pericolosi” viene precisato.

Intanto la sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha imposto il coprifuoco in un’area del centro città, dopo giorni di intense proteste contro i raid dell’ICE, che hanno causato scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, vandalismi e alcuni saccheggi, in particolare a tarda notte e nelle prime ore del mattino. Il coprifuoco riguarderà un’area di circa 2,5 chilometri quadrati nel centro della città. La sindaca ha anche chiesto all’amministrazione Trump di far cessare i raid che hanno innescato la protesta.