Clima, sciopero salva-pianeta: in piazza studenti di tutto il mondo

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Giornata storica nella lotta ai cambiamenti climatici. Migliaia di studenti scendono in piazza per il “FridaysForFuture”, con lo scopo di riprendere in mano il futuro del pianeta. Un movimento oramai globale, nato sull’onda dell’esempio della giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, proposta per il Nobel per la pace: all’appuntamento di oggi hanno finora aderito movimenti di studenti in 106 Paesi diversi, con manifestazioni previste in 1693 città ai quattro angoli del pianeta. Negli Usa la protesta è anche una sfida al presidente Donald Trump, dopo il suo strappo agli accordi di Parigi sul clima.

Greta Thunberg ha iniziato la sua lotta nell’agosto del 2018 quando la Svezia ha registrato un’eccezionale ondata di calore. Ogni venerdì mattina manifesta davanti al parlamento svedese, tenendo in mano un cartello con la scritta Skolstrejk för klimatet, lo sciopero scolastico per il clima che è stato esportato anche in altre città europee e non solo.

Una voce solitaria, quella di Greta, che piano piano ha iniziato a farsi sentire in tutte le parti del mondo, soprattutto grazie ai social media: con lo slogan #fridayforfuture, Greta è diventata il simbolo di milioni di giovani che vogliono lottare per il loro futuro, minacciato dai cambiamenti climatici.

Da settimane il nuovo movimento degli studenti, trainato dalla sedicenne Greta e da altri giovani leader ambientalisti, chiede a gran voce ai governi dei rispettivi Paesi politiche più incisive contro il riscaldamento globale, in particolare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, tra i principali gas serra. Lo sciopero salva-pianeta si preannuncia come un evento record: all’ultimo appello lanciato da Greta su Twitter quattro giorni fa (“Il 15 marzo lo sciopero nelle scuole continua. Abbiamo bisogno di tutti. Passa parola!“), stanno rispondendo sempre più movimenti e associazioni. Sul sito dei #FridaysForFuture, aggiornato in tempo reale, vengono elencati in ordine alfabetico tutti i Paesi partecipanti e il numero di piazze coinvolte negli scioperi studenteschi.

Nelle ultime settimane gli studenti di 117 paesi hanno manifestato in 1939 luoghi diversi. E per l’appuntamento di oggi numeri sono davvero impressionanti. L’Italia, con 208 raduni organizzati, è uno dei Paesi più attivi, dietro Francia (212), ma prima di Germania (196), Stati Uniti (168), Svezia (129) e Gran Bretagna (111). In Europa la manifestazione del 15 marzo coinvolgerà gli studenti anche in Spagna (65), Portogallo (36), Belgio (31), Irlanda (31) e Finlandia (26).