Confermata la condanna per Alexei Navalny, 9 anni all’oppositore di Putin

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Alexei Navalny perde il ricorso in appello nel processo che lo vede imputato per frode, appropriazione indebita e oltraggio alla Corte. Gli viene quindi confermata la condanna a 9 anni di reclusione, ed inoltre sarà trasferito in un carcere a regime rigoroso: in pratica affronterà condizioni ancora più dure e potrà ricevere meno visite familiari.

La notizia della conferma della condanna di Navalny è stato su Twitter Oleg Kozlovsky, ricercatore per la Russia di Amnesty International. Secondo Human Rights Watch “la condanna Navalny è monito a dissenso in Russia”.

Secondo quanto riferisce Radio Liberty il tribunale Basmanny di Mosca ha emesso altri mandati d’arresto per quattro stretti collaboratori di Navalny: sono l’ex direttore della Fondazione anticorruzione di Navalny, Ivan Zhdanov, gli ex avvocati della stessa fondazione, Lyubov Sobol e Vyacheslav Gimadi, e l’ex coordinatore degli uffici regionali di Navalny, Leonid Volkov. L’accusa nei loro confronti è quella di “creazione di un gruppo estremista”.

Dall’inizio del conflitto con l’Ucraina, il paese guidato da Putin ha inasprito la repressione contro l’opposizione prendendo di mira dissidenti, giornali indipendenti, attivisti. Alcuni di loro hanno dovuto lasciare il paese, mentre la Fondazione Anticorruzione e la rete degli uffici regionali di Navalny sono state dichiarate ‘estremisti’, e quindi fuorilegge.