Covid-19, trema l’Europa: situazione “drammatica” in Germania

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Drammatica. Così Angela Merkel definisce la situazione in Germania, travolta dalla quarta ondata della pandemia di covid-19. Parlando alla Conferenza delle città, la cancelliera uscente ha posto l’accento sullo “spaventoso” numero crescente dei decessi e sul “molto allarmante” livello di occupazione ospedaliera, sia nei reparti di degenza ordinaria, sia nelle terapie intensive del Paese. Solo nelle ultime 24 ore nel Paese si sono registrati più di 52mila casi con la Sassonia che ha raggiunto il limite massimo di sovraccarico gestibile delle terapie intensive. Per questo Merkel ha  rivolto oggi un appello alla popolazione tedesca non ancora immunizzata, sottolineando che “non è mai troppo tardi per farsi somministrare una prima dose” e che la vaccinazione è “la via che conduce fuori dalla pandemia”.

Non va meglio nel resto d’Europa, ormai da settimane “osservata speciale” perché capofila in rialzo delle infezioni registrate. La Russia ha fatto segnare nell’ultima giornata un nuovo record di decessi: 1.247 in 24 ore e 36.626 nuovi casi. La crescita dei contagi continua anche in Ungheria. I dati del governo parlano di 10.265 nuovi casi e di 178 decessi giornalieri. E circa il 40% degli ungheresi non ha ancora ricevuto il vaccino: un ritardo di quasi 9 punti percentuali rispetto al tasso medio di vaccinazione nel resto dei 27 Paesi dell’Unione Europea.

In Austria i nuovi contagi hanno superato quota 14mila per la prima volta dall’inizio della pandemia, segnando nelle ultime 24 ore un nuovo record a 14.416. Il numero dei contagiati cresce rapidamente anche in Polonia: oggi nel Paese, i cui leader rifiutano di introdurre restrizioni compreso l’uso degli Green pass nei luoghi pubblici, si sono raggiunti i 24.239 casi, il 31% di più rispetto a ieri. In forte aumento anche le vittime, con 463 decessi registrati in 24 ore.

In Irlanda torna invece il coprifuoco: locali chiusi a mezzanotte e smart-working. E anche la Svezia, finora restia nell’adottare misure restrittive contro il Covid, si “piega al green pass”. A partire dal primo dicembre il paese introdurrà per la prima volta il certificato verde. L’obbligo scatterà per gli eventi a cui partecipano 100 o più persone.