Guerra in Medioriente, vertice ad Aqaba tra Egitto, Giordania e Anp

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In Giordania, ad Aqaba inizia oggi un vertice su Gaza al quale parteciperanno re Abdallah, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. Il tema all’ordine del giorno è la guerra, ma anche gli sviluppi in Cisgiordania. Il vertice si terrà “come parte degli sforzi giordani per coordinare le posizioni e premere per un cessate il fuoco immediato e la fornitura di aiuti umanitari senza interruzioni”.

 Intanto nella sua missione a Tel Aviv il segretario di Stato Usa Antony Blinken è tornato ieri ad incalzare il premier Benyamin Netanyahu affinchè Israele eviti ulteriori danni ai civili nella guerra che sta conducendo contro Hamas a Gaza e che ha già provocato troppi morti, oltre 23mila finora.

Blinken ha comunque ribadito pieno sostegno a Israele per impedire in futuro un nuovo attacco terroristico dei miliziani palestinesi. Sebbene per gli Usa l’accusa di genocidio mossa contro lo Stato ebraico all’Aja sia “infondata”, il bilancio delle vittime nella Striscia, in particolare di civili e bambini, “è troppo alto”, ha avvertito l’inviato di Joe Biden.

Secondo Blinken, “la guerra a Gaza potrebbe finire domani se Hamas prendesse le decisioni giuste” ma, ha insistito, per “una pace duratura” serve la nascita di uno Stato palestinese, così come chiedono molti Paesi della regione visitati dal capo della diplomazia americana prima della tappa a Tel Aviv.

“Il punto di vista espresso da questi Paesi – ha spiegato – è fondamentale per porre fine una volta per tutte a un ciclo di violenza attraverso la realizzazione dei diritti politici palestinesi”. E proprio per questo Israele ha fatto coincidere l’arrivo di Blinken con lo sgombero a sorpresa di un insediamento ebraico presso Betlemme e la demolizione di abitazioni in alcuni avamposti eretti nelle vicinanze della colonia Pney Kedem, mentre il ministero degli Esteri ha negato che ci sia un piano per trasferire la popolazione di Gaza in Africa.

Blinken ha inoltre ottenuto, partecipando a una riunione del gabinetto di guerra israeliano, che una delegazione dell’Onu visiti il nord di Gaza per rendersi conto della situazione sul terreno, in particolare umanitaria, e per svolgere “una valutazione” in vista del rientro degli sfollati alle loro case.