Ucraina, ancora bombe sulle città. Mosca: “Rischio incidenti con Nato”. Slittano i negoziati

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Prosegue senza sosta l’offensiva delle truppe russe in Ucraina. Dopo aver preso in mattinata la città di Kherson, bombe e missili hanno colpito nuovamente il centro di Kharkiv mentre le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol. Il sindaco della città  portuale, situata sulla costa settentrionale del mar d’Azov, lancia l’allarme: “Siamo senz’acqua e 500mila persone sono in trappola”. Il presidente ucraino Zelensky annuncia che le truppe di Kiev avrebbero ucciso fino ad ora 6mila russi mentre gli Stati Uniti stimano che i morti russi nell’invasione siano circa duemila. Le autorità ucraine stimano che siano stati uccisi oltre 2.000 civili.

Il presidente Usa Joe Biden ha approvato l’invio di ulteriori 3mila soldati Usa per rafforzare il fianco orientale della Nato che intanto, come sostenuto dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, starebbe “valutando” l’ipotesi di dar vita a una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina su richiesta di Kiev. Un’opzione, esclusa fino a ieri esplicitamente da leader occidentali come Joe Biden o Boris Johnson, che contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, di innescare uno scontro diretto con Mosca. Il Cremlino, per bocca del  viceministro degli Esteri Alexander Grushko, fa sapere che “non si possono escludere rischi di scontro” con la Nato. Parole che arrivano dopo le forti dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov su “una terza guerra mondiale” che sarebbe “nucleare”.

Slitta intanto a domani il secondo round negoziale tra Russia ed Ucraina. Il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, ha fatto sapere che la delegazione ucraina arriverà domani mattina nella località prevista per i colloqui. Il luogo, scelto di comune accordo con Kiev, si trova nell’area della foresta di Bialowieza, al confine tra Bielorussia e Polonia. In attesa dei colloqui, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, invita a “fermare lo spargimento di sangue” e chiede “veri” negoziati di pace” senza alcuna provocazione”. “Le bombe del governo russo – scrive il titolare della Farnesina su Facebook – devono lasciare spazio al dialogo”.

Sono all’incirca 836mila i profughi che sono fuggiti dal conflitto in Ucraina: Lo rendono noto le Nazioni Unite. In Romania sono già arrivate più di 100mila persone, altre cinquemila sono in Germania. La Commissione europea propone di attivare la direttiva per la protezione temporanea per dare assistenza immediata alle persone in fuga dalla guerra. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro.