Guerra in Ucraina: l’Ue pronta a nuove sanzioni alla Russia, Zelensky incalza

“Siamo determinati ad opporci alla brutale guerra della Russia” contro l'Ucraina. Questo conflitto sarà un fallimento strategico per Vladimir Putin”. Lo prevede la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al fianco del presidente Usa Joe Biden a Bruxelles. L’Ue è pronta a nuove e robuste sanzioni contro Vladimir Putin. In particolare – spiega il testo diffuso a conclusione del Consiglio Europeo – i nuovi provvedimenti colpiranno Russia e Bielorussia, per fiaccare in modo efficace la loro capacità di continuare l'aggressione” contro l'Ucraina. Usa e Ue hanno concordato inoltre un nuovo patto sui trasferimenti transatlantici di dati personali. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, a Bruxelles. “L'accordo permetterà alla Commissione di autorizzare nuovamente un passaggio di dati transatlantici che faciliterà 7,1 trilioni di dollari in relazioni economiche con l'Ue”.

Il presidente ucraino Zelensky ha detto che l'Europa si è mossa “un po' troppo tardi” per fermare l'invasione russa. “Avete applicato sanzioni, vi siamo grati. Ma è stato tardi”, ha detto Zelensky che ieri ha parlato anche al Consiglio europeo. Secondo il presidente ucraino, “c'era una possibilità, se fossero state varate sanzioni preventive, che forse la Russia non sarebbe entrata in guerra”. Sull'eventuale utilizzo di armi nucleari in Ucraina “dalla Russia non è stata avanzata alcuna minaccia”. A chiarirlo è l'ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov, secondo il quale però “ogni nostra dichiarazione viene letta come minacciosa “. Per quanto riguarda l'invio di armi da parte dell'Italia, “la cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi” afferma.

Infine i drammatici aggiornamenti sul conflitto: è salito a 135 il numero dei bambini morti in Ucraina dall'inizio del conflitto: a comunicare il dato è l'ufficio della Procura ucraina in un aggiornamento condiviso dal Parlamento di Kiev sul suo profilo Twitter. Ieri il bilancio dei bambini uccisi era di 128. Si temono circa 300 morti nell'attacco russo al teatro di Mariupol del 16 marzo scorso. Lo fa sapere il sindaco, citando dei testimoni. E a quanto si apprende l'esercito russo userebbe lo stupro come “strumento di guerra”: a lanciare l'accusa è il procuratore ucraino, secondo cui i soldati di Mosca hanno violentato una donna in un'abitazione vicino a Kiev.