Guerra Russia-Ucraina: a Mariupol attaccata scuola con 400 persone dentro

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La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove avevano trovato rifugio circa 400 persone. Lo scrivono Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol. Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani. La Bbc da parte sua specifica che le informazioni non sono state verificate indipendentemente.

E le sirene d’allarme antiaeree sono risuonate nella notte in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, aprendo il venticinquesimo giorno della guerra scatenata dalla Russia ai confini dell’Ue e della Nato. Prima a Kiev e Leopoli, poi l’allerta è scattata anche ad Odessa, Kharkiv, Sumy e molte altre città.  In un nuovo video-discorso notturno alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo popolo sta “dimostrando di saper combattere in modo più professionale di un esercito”. E ha attaccato “l’esercito russo e i suoi comandanti. Molti ucraini sarebbero stati deportati in Russia “come negli anni della Seconda guerra mondiale”.

Il presidente ucraino ha poi ordinato la sospensione delle attività di 11 partiti politici con legami con la Russia. Il più grande di questi è la Piattaforma di opposizione per la vita, che ha 44 seggi su 450 nel Parlamento del Paese. Il partito è guidato da Viktor Medvedchuk, che ha legami amichevoli con Vladimir Putin. Nella lista c’è anche il partito Nashi, guidato da Yevheniy Murayev. Prima dell’invasione russa, le autorità britanniche avevano ipotizzato che la Russia volesse insediare Murayev come leader dell’Ucraina.

Intanto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha affermato che “il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia” sulla guerra in Ucraina. “La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro” il nostro Paese, ha detto Wang Yi.