Jet russi sconfinano nei cieli dell’Estonia: “Audacia senza precedenti”


Il presidente Usa, Donald Trump, ha definito lo sconfinamento di tre jet russi in Estonia “un grosso problema”. Ma Mosca nega: “Tre caccia russi MiG-31 hanno completato un volo programmato dalla Carelia a un aeroporto nella regione di Kaliningrad. Il volo è stato condotto nel rigoroso rispetto delle normative internazionali sullo spazio aereo, senza violare i confini di altri stati, come confermato da un monitoraggio oggettivo”, ha detto il ministero della difesa russo citato dalla Tass. Durante il volo, i jet “non hanno deviato dalla rotta aerea concordata e non hanno violato lo spazio aereo estone. La rotta di volo si trovava sulle acque neutrali del Mar Baltico”.
Il Cremlino è tornato a sfidare l’Europa, testando di fatto le capacità di risposta del suo fianco orientale: tre mig russi sono entrati senza autorizzazione nello spazio aereo dell’Estonia, a radio spenta, costringendo due F-35 italiani impegnati nella sorveglianza Nato del Baltico ad alzarsi in volo per intercettarli e respingerli. Non è la prima volta che accade, ma in questa occasione i caccia di Vladimir Putin sono rimasti sui cieli di un Paese dell’Alleanza atlantica per ben 12 minuti. Un incidente che dimostra “un’audacia senza precedenti”, ha denunciato il governo di Tallin, convocando il rappresentante diplomatico di Mosca e chiedendo una consultazione Nato ai sensi dell’articolo 4. Netta la presa di posizione di Bruxelles, sulle sponde dell’Alleanza e dell’Ue: “Risponderemo alle provocazioni”, ha assicurato Ursula von der Leyen, nel giorno in cui la Commissione ha dato il via libera al 19esimo pacchetto di sanzioni.
“La Russia sta testando fino a dove può arrivare”, la valutazione dell’alto rappresentante Kaja Kallas. “Affronteremo una risposta collettiva alla riunione informale del Consiglio di Copenaghen del primo ottobre”, ha fatto sapere Antonio Costa.
I sorvoli russi sui Paesi baltici e su quelli dell’Europa orientale sono stati frequenti in questi anni di guerra in Ucraina, ma nell’ultimo periodo c’è stata una preoccupante accelerazione. Tre i casi di violazione dello spazio aereo Ue in meno di due settimane, ai danni anche di Romania e Polonia. Con Varsavia costretta a utilizzare le armi per abbattere o neutralizzare una ventina di droni russi entrati nei propri confini.
A queste nuove provocazioni la Nato ha deciso di rispondere dando vita all’operazione Sentinella est per rafforzare il pattugliamento dell’area.