Kiev sotto attacco, esplosioni anche in altre città: morti e feriti

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229 esimo giorno di guerra in Ucraina e Kiev torna nel mirino delle aggressioni russe: almeno cinque esplosioni sono state avvertite nella capitale ucraina, forse dovute a un attacco con missili. Ci sarebbero almeno 8 morti e 24 feriti, tutti civili. I missili russi hanno danneggiato l’Università Shevchenko, la Filarmonica e due musei.

“Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono state frantumate. Ci sono morti”, ha scritto in un tweet il consigliere del presidente Zelensky. Non è stata colpita solo la capitale nell’offensiva russa di questa mattina: esplosioni sono avvenute anche a Leopoli, Zhytomyr, Dnipro e Ternopil. L’allarme aereo non si placa in tutta l’Ucraina. Un altro condominio è stato distrutto nella notte nel centro di Zaporizhzhya.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha lanciato un appello per la fornitura immediata di più sistemi di difesa aerea in seguito agli attacchi alle città. Mentre il vicepresidente del Consiglio russo, Dmitry Medvedev, dichiara che la mobilitazione sta andando avanti come può in un Paese che non ne ha avuta una per oltre 80 anni. “Il Paese – sottolinea – si è unito per proteggere il nostro popolo e la Patria”. E il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko accusa intanto l’Ucraina di voler preparare un attacco contro la Bielorussia e annuncia che Minsk schiererà sue truppe insieme a quelle russe nella regione.

Il presidente russo Vladimir Putin riunirà oggi a Mosca il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la risposta a quello che ha definito un attacco terroristico contro il ponte di Kerch. Dalla riunione odierna si teme un’escalation del conflitto. ‘‘La situazione è gestibile, è spiacevole, ma non fatale”, ha dichiarato il governatore della Crimea insediato dalla Russia. Dopo lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sui responsabili dell’esplosione sul ponte, il Nyt ha intanto rivelato: “Dietro l’attacco ci sono i servizi di intelligence ucraini”.