NYT: la diga di Kakhovka è stata fatta esplodere alla Russia. Continua la controffensiva

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Il New York Times è sicuro: la Russia ha fatto crollare la diga di Kakhovka. Il quotidiano afferma che sono “teoricamente possibili molteplici spiegazioni”, ma che “le prove indicano chiaramente che la diga è stata paralizzata da un’esplosione provocata dalla parte che la controlla, ovvero la Russia”. Secondo il Nyt, che hanno ascoltato una serie di ingegneri ed esperti di esplosivi, “la diga aveva un tallone d’Achille ed essendo costruita in epoca sovietica, Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov’era”. “La diga”, spiegano ancora gli esperti, “è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base ed è attraversata da un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine: proprio qui, suggeriscono le prove, è esplosa la carica che ha distrutto la diga.

Intanto su Telegram, il capo dell’ufficio del presidente Zelensky, Yermak, tuona: “Il piano della Russia per minare l’ordine mondiale ha sempre incluso l’occupazione dell’Ucraina”. Yermak ha detto che “la restaurazione dell’Urss 2.0 sognata dai terroristi è impossibile senza un conflitto diretto con la Nato, ma la Russia aveva bisogno dell’Ucraina per essere pronta allo scontro con l’Alleanza atlantica”. Secondo Yermak “il nemico sperava che, in caso di occupazione, sarebbe stato in grado di mobilitare con la forza milioni di ucraini nell’esercito, seguendo l’esempio dei territori temporaneamente occupati di Donbass e Crimea”.

La controffensiva non si ferma. E’ di due morti il bilancio di un raid aereo condotto dalle forze armate ucraine su un villaggio della regione di Zaporizhzhia sotto il controllo di Mosca. Lo riferiscono i servizi di emergenza locale citati dalle agenzie di stampa Tass e Ria Novosti. Tra le persone ferite c’è anche un bambino in un villaggio di Zelenopol. E le forze di difesa ucraine avrebbero ucciso 219.820 russi tra il 24 febbraio 2022 e il 18 giugno 2023, di cui 650 solo nell’ultimo giorno. Lo ha detto lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook.