Rapimento di Kata legato a un tentato omicidio all’ex hotel Astor. Lo sostengono gli inquirenti

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La sparizione di Kata potrebbe essere legata a doppio filo ad un altro reato, ovvero il tentato omicidio dell’ecuadoregno Medina Pelaez, spinto giù da una finestra del terzo piano. L‘uomo si è salvato e per gli inquirenti è in corso una faida tra due gruppi di sudamericani che gestivano il racket delle occupazioni nel palazzo e di altri traffici loschi. A farne le spese la piccola di 5 anni, portata via per vendetta.

Sgombero e nuova perquisizione all’ex hotel Astor di Firenze. La struttura è ormai vuota, tutte le famiglie che la occupano sono state allontanate, e ciò consentirà alle forze dell’ordine di perquisire il palazzo in maniera ancora più approfondita. All’ispezione partecipano due tecnici inviati dal Gis: i tratta di specialisti esperti nell’uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, anche adatti a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Non è mai stata del tutto accantonata l’ipotesi che la bimba possa essere rimasta all’interno, magari nascosta in un’intercapedine. Dalle 9 di stamattina si cerca ancora, non solo all’interno ma anche all’esterno della struttura nelle strade e nei palazzi circostanti.

Rapimento di Kata e tentato omicidio di Medina Pelaez sono dello stesso fascicolo d’indagine. Spiega il Giudice per le indagini preliminari che ha firmato l’ordinanza di sgombero: “Le persone che attualmente dimorano abusivamente nell’hotel Astor vivono in condizioni di assoluto degrado economico, e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche, che portano anche a episodi criminosi, che hanno come luogo cardine tale struttura alberghiera, come testimoniato dagli accadimenti conseguenti al tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez”.