Pedofilia, cardinale Pell condannato a 6 anni di carcere

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Rischiava fino a 50 anni di carcere ma ne è stato condannato in primo grado a 6. Una sentenza decisamente mite per il cardinale australiano George Pell accusato di abusi su due ragazzi del coro alla cattedrale di St. Patrick’s Cathedral, a Melbourne, perpetrati negli anni ’90.

Il cardinale Pell, numero 3 nella gerarchia vaticana e religioso di grado più alto nella gerarchia cattolica ad essere condannato per pedofilia, dovrà scontare almeno tre anni e otto mesi prima di poter chiedere un’eventuale libertà condizionale.

Il giudice Peter Kidd della County Court del Victoria, che ha letto per un’ora la sentenza in diretta tv, ha descritto gli abusi di Pell come “un attacco sessuale alle vittime sfrontato e forzato”. “La sua condotta per crimini efferati è stata permeata di una sconcertante arroganza – ha sottolineato il giudice – considero la colpevolezza morale in entrambi i casi molto alta”. “Gli atti erano sessualmente evidenti, entrambe le vittime erano visibilmente e udibilmente angosciati durate le molestie. Vi è stato un ulteriore livello di umiliazione che ciascuna delle tue vittime deve aver provato nel sapere che l’abuso avveniva in presenza altrui” ha detto ancora Kidd.

Vestito con un completo grigio e una camicia scura, ma senza il colletto clericale, il 77enne Pell ha ascoltato impassibile la sentenza. L’ex ministro dell’Economia del vaticano si dice innocente e il suo avvocato ha presentato appello contro il verdetto di colpevolezza emesso in dicembre. Il nuovo processo si aprirà all’inizio di giugno.