Quattro militari italiani feriti dopo un attacco a base Unifil in Libano

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Quattro militari italiani della missione Unifil sono rimasti feriti dopo che è stata colpita la base in cui si trovavano, nel Sud del Libano. I quattro non sarebbero in pericolo di vita. Sono in corso indagini per stabilire la dinamica di quanto accaduto. Non è la prima volta che una base italiana viene colpita, visto che martedì scorso alcuni razzi avevano colpito il quartier generale italiano di Shama e cinque militari erano finiti in osservazione.I razzi sarebbero in dotazione di Hezbollah.

Sull’accaduto cerca di fare chiarezza il Ministro degli Esteri Tajani che dichiara: “Quelli che hanno colpito la base Unifil dovrebbero essere due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah. Ancora una volta è inaccettabile quello che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione, così diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si possono toccare. Se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane hanno sbagliato”.

Anche il ministro della Difesa Crosetto tuona: “È intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita. Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”.

Arriva anche il messaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che dice: “Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano. Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”.