Raid russi su impianti energetici ucraini. Molte regioni senza elettricità

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Le forze ucraine di difesa del sud annunciano di essersi ritirati dalle posizioni vicine a 5 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia a causa dell’intensificarsi delle azioni di assalto russe, della maggiore esposizione al fuoco e per salvaguardare la vita del personale. “I russi hanno approfittato delle avverse condizioni meteorologiche, in particolare della fitta nebbia, per penetrare a Pokrovsk, nella regione di Donetsk. Attualmente ci sono oltre 300 invasori in città” afferma il 7° Corpo d’assalto aviotrasportato ucraino.

Dopo i raid russi su diversi impianti energetici, sono rimasti senza elettricità gli abitanti delle regioni di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa. Mosca fa sapere di aver colpito centri di spionaggio e una base aerea come “rappresaglia alla provocazione” orchestrata da Kiev per impossessarsi di un Mig-31 russo dirigendolo verso una base Nato.

Il servizio federale di sicurezza russo (Fsb) avrebbe sventato un’operazione militare dell’Ucraina che progettava di dirottare un Mig-31 russo equipaggiato con un missile supersonico Kinzhal per effettuare un falso attacco alla base aerea più grande della Nato. Lo ha riferito la stessa Fsb all’agenzia Tass, parlando anche di un coinvolgimento nell’operazione del Regno Unito.

E intanto il governo britannico di Keir Starmer ha risposto picche alla richiesta della Commissione Ue di pagare un contributo fino a 6,75 miliardi di euro per aderire al fondo comune Ue per la Difesa. Il “no” di Starmer minaccia di rallentare il “reset” con Bruxelles e d’indebolire la prospettiva di una risposta “dissuasiva” congiunta alla Russia in tema di riarmo.

La Germania invece fa sapere che aumenterà per il 2026 gli aiuti all’Ucraina dai previsti otto a 11,5 miliardi di euro. I fondi aggiuntivi saranno destinati, tra l’altro, all’acquisto di artiglieria, droni e veicoli blindati, ma anche a due sistemi missilistici antiaerei Patriot.