Siria, ferito fotografo italiano: rischia di perdere la vista

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Un fotografo italiano di 34 anni, Gabriele Micalizzi, è rimasto gravemente ferito agli occhi in Siria e rischia di perdere la vista ma non è in pericolo di vita. E’ accaduto nella zona di Deir el-Zor, dove centinaia di miliziani dell’Isis si oppongono all’avanzata delle forze sostenute dagli Usa. Il fotoreporter è stato colpito dalle schegge di un razzo ed è ora ricoverato a Baghdad.

Secondo quanto riferisce il Rojava information center, che fa capo alle forze curdo-siriane che guidano l’offensiva anti-Isis nella zona di Baghuz, sulla riva orientale dell’Eufrate, il fotoreporter sarà rimpatriato in Italia entro 48 ore.

Gabriele Micalizzi, di origini milanesi, si trovava in Siria per documentare l’offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa, contro l’ultima sacca di resistenza dell’Isis nel Paese. Diplomato all’Accademia di Belle Arti, è noto a livello internazionale per i suoi reportage di guerra.

Gabriele ha iniziato la sua carriera occupandosi di notizie locali a Milano e successivamente ha iniziato a focalizzare la sua attenzione e la sua macchina fotografica sul Medio Oriente e altre aree di crisi. Le sue foto sono state pubblicate da New York Times, New Yorker, Newsweek, Wall Street Journal e, in Italia, da Espresso, Repubblica, Internazionale e Corriere della Sera. E’ stato il fondatore del collettivo di fotografia “Cesura Lab” insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2014.