Sparatoria alla Brown University, morti e feriti

Ennesimo episodio di violenza all’interno di un complesso universitario americano. La Brown University a Providence, in Rhode Island, è stata teatro di una sparatoria nei pressi di un edificio del campus, vicino alla facoltà di ingegneria. Due persone sono morte e altre nove sono rimaste gravemente ferite. Le autorità hanno comunicato il bilancio e riferito che l’attentatore è ancora in fuga.

Gli investigatori hanno riferito che è un uomo vestito di nero ma non conoscono l’identità e sperano di identificarlo analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza del campus e delle vie adiacenti, come è capitato per il killer di Charles Kirk avvenuto tre mesi fa alla Utah Valley University.

La sparatoria è avvenuta nei pressi dell’edificio Barus & Holley, una struttura di sette piani che ospita la Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Fisica. L’edificio comprende 117 laboratori, 150 uffici, 15 aule e 29 sale riunioni. Sabato era il secondo giorno degli esami finali del semestre autunnale e quindi c’era un certo affollamento prima del ritorno a casa per le festività.

I primi colpi sono stati uditi a metà pomeriggio e hanno seminato il panico tra gli studenti. L’ateneo ha diramato immediatamente un’allerta invitando a chiudere a chiave le porte, a silenziare i telefoni e a rimanere nascosti fino ad nuovo aggiornamento. Nel primo avviso aveva anche annunciato l’arresto di un sospetto, smentito poco dopo perché si trattava di una persona estranea alla vicenda.

Gli studenti, ancora barricati in lockdown per la sparatoria, rassicuravano i loro cari al telefono e fornivano le loro testimonianze in diretta ai network Usa, tra paura e dolore per la tragedia. Le autorità hanno invitato tutti coloro che si trovano nel campus e che vivono nei dintorni a restare chiusi e ad usare prudenza perché il sospetto potrebbe essere ancora armato.