Spari sulla folla a Gaza. Più di cento morti. Niente accordo all’Onu sul testo di condanna
Nel 145 esimo giorno di guerra a Gaza si è consumata una nuova strage dopo una fuga durante una distribuzione di aiuti che ha causato più’ di 110 morti e 760 feriti nel nord di Gaza. Le versioni di Hamas e di Israele però divergono. La fazione islamica ha denunciato l’uccisione nel nord della Striscia di 112 palestinesi – e il ferimento di altri 760 – contro cui l’esercito israeliano avrebbe sparato mentre si trovavano “in fila per ricevere gli aiuti umanitari”. Un’accusa che le forze di difesa israeliane hanno respinto con forza parlando di due distinti episodi, avvenuti a centinaia di metri l’uno dall’altro, nel primo dei quali “la calca provocata dalla folla ha causato la maggior parte dei morti”. Mentre ha ammesso che solo in un secondo momento, lontano da lì, i soldati hanno sparato “sentendosi minacciati da centinaia di civili palestinesi”.
Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha denunciato il fatto dichiarando che si tratta di “una nuova carneficina” e che sono “vittime totalmente inaccettabili”. Su X, invece, l’Alto Rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell ha scritto: “Sono inorridito dalla notizia dell’ennesima carneficina tra i civili a Gaza alla disperata ricerca di aiuti umanitari. Queste morti sono assolutamente inaccettabili. Privare le persone degli aiuti alimentari costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Deve essere garantito il libero accesso umanitario a Gaza”.
In Italia, presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha diffuso una nota in cui scrive: “Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi”.
E il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha scritto su X: “le tragiche morti a Gaza richiedono un immediato cessate il fuoco per favorire più aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili. Chiediamo con forza ad Israele di tutelare la popolazione a Gaza e di accertare, con rigore, fatti e responsabilità”.
D’altra parte, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha “condannato” la strage a Gaza aiuti, e ribadito il suo “appello per un cessate il fuoco umanitario immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”. Lo stesso ha poi sottolineato che “i civili disperati di Gaza hanno bisogno di aiuto urgente, compresi quelli del nord assediato dove le Nazioni Unite non sono state in grado di fornire aiuti per più di una settimana”.
Intanto niente accordo per oggi al Consiglio di Sicurezza Onu su una bozza di dichiarazione riguardo quanto avvenuto a Gaza. Lo fanno sapere all’agenzia Ansa fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro a margine della riunione a porte chiuse dei Quindici.