Ucraina, la Cina a Monaco: “La guerra deve finire”

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Nella seconda giornata dei lavori della conferenza sulla sicurezza a Monaco, il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi ha portato un messaggio controverso, accolto con estrema cautela da Washington: “La guerra in Ucraina deve finire”.

Pechino sembra aver deciso di far pesare la sua influenza e annuncia che proporrà una sua iniziativa per superare la crisi che sta riportando il mondo ai tempi della guerra fredda. Sul come, il consigliere di Stato di Pechino non si è espresso, parlando semplicemente di un’iniziativa che verrà proposta a breve. “Siamo dalla parte del dialogo, la pace deve avere una chance”, ha chiarito il diplomatico, anche perché “si deve evitare un disastro nucleare”.

Nel suo intervento il premier britannico, Rishi Sunak, ha sottolineato come finora “la risposta della comunità internazionale all’aggressione russa non sia stata abbastanza forte”, lasciando intravedere un possibile passo avanti in tal senso. Anche se alla riunione del G7, a margine della Conferenza, di jet “non si è parlato concretamente”, ha riferito Antonio Tajani, dopo aver incontrato Kuleba in un faccia a faccia per rassicurarlo sulla posizione italiana “mai cambiata” al fianco di Kiev.

L’idea di un’iniziativa cinese in Ucraina è stata però accolta con diffidenza dagli americani. Dallo stesso palco di Monaco, la vicepresidente Kamala Harris ha infatti replicato che “gli Stati Uniti sono preoccupati dal fatto che Pechino abbia approfondito le sue relazioni con Mosca dall’inizio della guerra”. E qualsiasi mossa della Cina “per fornire un sostegno letale alla Russia non farebbe altro che premiare l’aggressione, continuare a uccidere e minare ulteriormente un ordine basato sulle regole”.