Ucraina, Onu: “Mosca non concede accesso al carcere di Olenivka”. Bombe russe su Mykolaiv

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La Russia non ha concesso l’accesso alla prigione di Olenivka, nel Donetsk, ai rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa. “La nostra richiesta di poter incontrare i prigionieri di guerra a Olenivka non è stata accolta. Concedere l’accesso alla Croce Rossa è un obbligo previsto dalla Convenzione di Ginevra”, denuncia l’organizzazione internazionale su Twitter, precisando che continuerà a chiedere ai russi di poter visitare il centro di detenzione teatro dell’esplosione avvenuta nella notte del 29 luglio in cui sono rimasti uccisi  50 prigionieri ucraini.

Rimpallo di responsabilità fra Russia e Ucraina per il disastro di Olenivka con Mosca che accusa Kiev di aver bombardato la struttura per eliminare i possibili testimoni dei loro crimini, ovvero i membri del battaglione Azov detenuti nella struttura, mentre l’Ucraina accusa la Russia di aver colpito il carcere per coprire le prove delle violazioni gravi dei diritti umani dalle forze russe nei confronti dei prigionieri ucraini.

Intanto arrivano nuovi bombardamenti sulla città di Mykolaiv. Ieri mattina le forze russe hanno bombardato la città meridionale ucraina. Una scuola è stata danneggiata e una casa privata è stata distrutta e sono in corso le operazioni di soccorso. Lo riporta il giornale online The Kyiv Independent. Nel frattempo un drone armato ha attaccato la sede dello Stato maggiore della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, ferendo almeno cinque persone: lo rende noto il governatore della penisola annessa da Mosca nel 2014, Mikhail Razvoziaiev.

Oggi dovrebbero partire le prime navi cariche di grano ucraino. Secondo i media turchi, la prima carovana sarà composta da 16 navi da carico. Raggiungeranno le acque territoriali turche il 3 agosto, e la navigazione sarà monitorata da droni. Inoltre, i rappresentanti dell’ Istanbul Joint Coordination Center, il centro di coordinamento aperto nella città turca al fine di garantire il passaggio sicuro delle navi, seguiranno il traffico marittimo utilizzando i satelliti.