Ucraina, un’Ong denuncia: a Mariupol portati via 150 bambini

Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata alle famiglie d’origine. I numeri arrivano dal capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, come riferisce Ukrinform. Secondo il consigliere del sindaco di Mariupol, la maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori.

Sale intanto ad almeno 205 il numero di bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio scorso. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I minori rimasti feriti sono almeno 362.

Sul fronte della guerra le forze russe pianificano un'operazione sotto falsa bandiera a Kherson, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhy Bratchuk, ha dichiarato su Telegram che le forze russe stanno pianificando di sparare su Kherson e di accusare falsamente l'esercito ucraino. L'intenzione di Mosca, secondo Bratchuk, è quella di utilizzare l'operazione per giustificare il “salvataggio della città” attraverso un referendum.

Intanto, secondo Kirill Budanov, capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l'uso di armi nucleari da parte della Russia. “Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, tecnicamente non è così facile da fare – ha detto -. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che ciò accada”.