Usa, 18enne spara in una scuola in Texas: 21 morti tra cui 18 bambini. Biden: “Dobbiamo agire”

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Sandy Hook, dieci anni dopo. Una nuova strage, questa volta in una scuola elementare di Uvalde, città texana di quindicimila abitanti a trenta chilometri dal confine con il Messico, sconvolge gli Stati Uniti. Un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos, ha parcheggiato l’auto, si è avviato a piedi nel campus della  Robb Elementary School,  armato di fucile e pistola semiautomatica, e ha sparato uccidendo 21 persone, di cui  18  bambini  e tre adulti. Il killer, che si era barricato dentro la scuola, è stato poi ucciso in uno scontro a fuoco con gli agenti, dopo averne feriti due in maniera non grave. Di lui non si sa molto, se non che era uno studente 18enne della  Uvalde High School. E che prima di avviarsi per la strage, ha sparato alla nonna, ora ricoverata in condizioni critiche in ospedale.

I motivi del gesto non sono ancora chiari. Le indagini sono nelle fasi iniziali e la polizia sta lavorando per ricongiungere i bambini con i genitori. La Robb Elementary, che conta circa 600 studenti, si trova in un quartiere prevalentemente residenziale di Uvalde, a una cinquantina di chilometri da San Antonio. L’area scelta dall’omicida è a prevalenza ispanica. Al momento non si sa neanche se le armi che Ramos ha usato siano state acquistate legalmente in Texas, stato repubblicano dove le restrizioni sul possesso e l’acquisto di armi sono limitate.

L’ennesima sparatoria, la peggiore in una scuola dal 2012, va ad allungare la scia di sangue delle stragi di massa negli Stati Uniti ed è destinata a riaccendere il  dibattito  sulle  armi in America. Solo due settimane fa un 18enne  suprematista bianco  ha aperto il fuoco in un supermercato di  Buffalo, New York, uccidendo 10 clienti e lavoratori.

“Sono stanco, dobbiamo agire”  ha affermato, evidentemente scosso e con le lacrime agli occhi, il presidente Usa Joe Biden rivolgendosi agli americani americani e al Congresso. “L’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata. Possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?” ha aggiunto il leader della Casa Bianca.