A Ostuni l’ultimo saluto al brigadiere Legrottaglie. Presente anche Mattarella

C’era anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Ostuni per dare l’ultimo saluto a Carlo Legrottaglie, il 59enne brigadiere ucciso giovedì scorso durante un conflitto a fuoco con un malvivente, a Francavilla Fontana. Ai funerali dell’uomo hanno partecipato centinaia di persone. La salma di Legrottaglie è entrata nella parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa avvolta dalla bandiera tricolore. La bara è stata poi portata a spalla da otto carabinieri, che sono passati attraverso un picchetto d’onore di militari in alta uniforme. L’arrivo della salma è stato accolto da un lungo applauso.

La funzione religiosa è stata officiata dall’ordinario militare monsignor Gian Franco Saba. “Carlo nella quotidianità ha offerto la sua vita adempiendo al proprio dovere con generosità e amore”, ha detto durante l’omelia. “Carlo – ha aggiunto Saba – ha dato tutto: ha dato la sua vita, tutte le sue energie fino all’ultimo nonostante i tempi di riposo previsti. Siamo qui per ringraziare il Signore perchè ancora, in un mondo lacerato da discordie e contese, ci sono uomini che spendono la propria vita offrendosi senza riserve”. “Papa Leone ci ricorda – ha concluso monsignor Gian Franco Saba – che il male non trionferà. Anche in questo momento noi vogliamo credere nella resurrezione”.

Intanto è stata recuperata e posta sotto sequestro la pistola Beretta calibro 9×21 con matricola cancellata
dalla quale sarebbero partiti i colpi che giovedì hanno ucciso Legrottaglie. L’arma è stata trovata nelle campagne di Grottaglie e sarebbe quella impugnata da uno dei due fuggitivi, Michele Mastropietro, 59 anni, pregiudicato di Carosino che ha perso la vita dopo il conflitto a fuoco. La persona che era con lui, Camillo Gianattasio, 57 anni, incensurato di San Giorgio Jonico, è stata interrogata dal gip Francesco Maccagnano nell’ambito dell’udienza di convalida nel carcere di Taranto e si è avvalso della facoltà di non rispondere.