Allerta rossa per maltempo in Emilia Romagna. Evacuate oltre 27 mila persone

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Un'immagine di salvataggio persone dall'alluvione in Emilia

In Emilia-Romagna continua l’emergenza dopo il maltempo e l’alluvione che ha colpito la regione nei giorni scorsi. Per oggi è confermata l’allerta rossa: le precipitazioni potrebbero far di nuovo innalzare il livello dei fiumi e un violento ciclone è in arrivo dalla Tunisia. Ci sono ancora vaste aree sott’acqua e le frane stanno mettendo in ginocchio l’Appennino. Le vittime accertate sono 14: su tutta la provincia di Ravenna sono state evacuate in via precauzionale 27.775 persone. Nella sola Ravenna gli evacuati sono stati 22 mila. Seguono poi Faenza con 2.000 e Bagnacavallo con 1.250.

Ieri si è lavorato molto sul ripristino dei servizi pubblici essenziali, come l’acqua potabile tramite autobotti. Analogo sforzo è stato fatto per l’elettricità e si è proceduto al ripristino delle linee telefoniche. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24 e sono 8.000 i cittadini che hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni in palestre, palazzetti dello sport e scuole.

Le precipitazioni potrebbero far innalzare nuovamente il livello dei fiumi ingrossando il fitto reticolo di canali agricoli che continuano ad esondare come in un effetto domino tanto che l’acqua ha allagato una parte consistente della periferia di Ravenna. È in corso una manovra per provare a invertire le acque del Cer, il Canale emiliano-romagnolo, ovvero l’albero maestro del reticolo dell’irrigazione, per portarle nel Po. A Ravenna è stato costruito un argine di terra per provare a limitare le inondazioni.

Arera fa sapere di aver approvato un provvedimento d’urgenza che sospende il pagamento di bollette di acqua, rifiuti luce e gas (compresi il Gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate) a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna. La delibera riguarda tutte le utenze nei Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi dal 1 maggio, inclusi i peggioramenti degli ultimi giorni.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni potrebbe lasciare in anticipo il G7 di Hiroshima e tornare in Italia per seguire da vicino l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Lo si apprende da fonti del summit secondo cui il premier potrebbe ripartire domani, evitando di seguire l’ultima sessione. Intanto il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, durante il G7 ha espresso vicinanza e solidarietà a Giorgia Meloni e all’Italia per la grave alluvione che ha colpito la regione.