Bergamo, protesta dei familiari vittime del Covid: “La commissione d’inchiesta è una farsa”

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Protesta davanti al municipio di Bergamo da parte dei familiari vittime del Covid. Insieme a 60 famiglie, l’avvocato Consuelo Locati dichiara: “La commissione d’inchiesta sulle vittime del virus è diventata una farsa con l’indagine limitata al 30 gennaio, prima della dichiarazione dello stato d’emergenza, e a Paesi in cui ha avuto origine il Covid”.

La precisazione. Poi il legale aggiunge: “I documenti in nostro possesso parlano di una riunione tra governo e regioni in data 25 gennaio sulle contromisure per il contenimento del coronavirus. Un incontro a seguito del quale sarebbero stati modificati i criteri per identificare i casi sospetti”

Del team di legali fanno parte anche Piero Pasini, Luca Berni e Giovanni Benedetto. Insieme stanno seguendo a Roma la causa di più di 500 famiglie; una causa per la quale è stato chiesto al ministero della Salute, alla Presidenza del Consiglio e alla Regione Lombardia un risarcimento da cento milioni di euro.

La manifestazione di sabato 31 luglio. A scendere in piazza come detto circa 60 famiglie, le quali hanno manifestato davanti a Palazzo Frizzoni, sede del municipio bergamasco. Insieme a loro era presente l’ex direttore sanitario dell’ospedale di Alzano Lombardo Giuseppe Marzulli e il generale Pier Paolo Lunelli.

La solidarietà di Fdi. I manifestanti hanno anche ricevuto la solidarietà della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che su Facebook ha scritto: “Vicinanza ai familiari delle vittime del Covid, che a Bergamo denunciano la farsa della commissione d’inchiesta che il governo si appresta a varare”.