Bollettino Covid-19: sono 20.159 i positivi, 300 i decessi. Anche oggi caos a Cremona

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Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, a fronte di 277.086 tamponi effettuati, i nuovi positivi al Sars-CoV-2 sono 20.159, mentre le vittime nelle ultime 24h sono 300, con il tasso di positività che sale al 7,27%. I ricoveri in terapia intensiva salgono di 61 unità, mentre quelli nei reparti ordinari aumentano di 423.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, esaminati i dati della Cabina di Regia del 19 marzo 2021, ha siglato le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domani, lunedì 22 Marzo. Nessun allentamento alle restrizioni, anzi, passano in area arancione la ‘bianca’ Sardegna e il Molise. Prorogata l’Ordinanza in scadenza per la Campania che resta rossa così come Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Veneto. Inoltre, come si legge sul sito www.salute.gov.it “alle Regioni in zona gialla fino al 6 aprile si applicano le stesse misure della zona arancione e, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa”.

Sul fronte vaccinale dopo lo stop ad AstraZeneca si cerca di recuperare il tempo perduto, con il ministro della Salute Roberto Speranza che assicura: “Stiamo lavorando in tutte le Regioni per accelerare il più possibile, alcune sono partite più velocemente, altre stanno recuperando. Ma il vero problema nella prima fase è il numero limitato dei vaccini a nostra disposizione”. Inoltre “Il governo sta lavora incessantemente per rendere omogenei gli interventi in ambito regionale – ha sottolineato – in ogni Regione deve potersi fare la vaccinazione nel più breve tempo possibile”.

Nelle modalità di somministrazione infatti l’organizzazione varia non solo da una Regione all’altra, ma anche tra comuni della stessa Regione, con persone troppo spesso costrette ad aspettare all’addiaccio o alle intemperie anche per ore e in questa fase, stiamo parlando di persone anziane e fragili, stipate in sale d’attesa dove è impossibile rispettare il distanziamento.

O come il caso/caos di Cremona dove per ben due giorni su circa 600 aventi diritto alla vaccinazione ne sono state contattate una 50ina da Aria Lombardia, la società che si dovrebbe occupare proprio della gestione delle liste vaccinali.

Via Twitter l’assessore al Welfare Letizia Moratti ha scritto: “L’inadeguatezza di Aria Lombardia, incapace di gestire le prenotazioni in modo decente, rallenta lo sforzo comune per vaccinare. È inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando cmq 30mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza”.

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema su Facebook ha commentato così: “oggi in fiera a Cremona stesso caos di ieri, ancora una volta la piattaforma ARIA ha fatto acqua da tutte le parti e non sono arrivate le convocazioni ai vaccinandi! Proprio il modello più avanzato, quello lombardo!!”.

Poi l’affondo a Letizia Moratti: “Apprezzabile la sincerità e se lo dice l’Assessore competente significa che tutte le critiche che abbiamo fatto in questi giorni sono strafondate e non mosse da ideologia, come ai devoti fa comodo pensare. Ma qualcuno spieghi per favore all’Assessore che lei è il capo e ha non il diritto, ma il dovere di intervenire e porre rimedi. È lì per questo e lo faccia immediatamente!”.

Nel frattempo il sottosegretario Pierpaolo Sileri preannuncia che per fine estate la campagna vaccinale sarà completata, varianti permettendo, ma serve una piattaforma nazionale in tempi rapidi.

Tuttavia secondo i calcoli del commissario Francesco Paolo Figliuolo, la prossima settimana, non si potrà andare oltre i 200mila vaccini al giorno (in media), in base alla disponibilità di dosi attuali e di quelle che dovrebbero arrivare nei prossimi sette giorni. Già oggi la capacità di inoculazione nelle varie strutture del Paese sarebbe di circa il doppio rispetto alle fiale a disposizione.

Infine, secondo il Corriere della Sera: “Appena il 14,7% degli ultra 80enni è immunizzato al completo, il 28,2% si trova a metà del percorso, con la prima dose. In pratica meno della metà della popolazione più in avanti con gli anni, a più alto rischio di ricovero e di morte ha avuto l’iniezione”. La Regione più virtuosa è il Trentino-Alto Adige. Migliore la situazione nelle Rsa, dove sono stati immunizzati l’89,1% degli ospiti.