Conclave, l’accordo sembra lontano. Domani altre due congregazioni dei cardinali


Conto alla rovescia per l’inizio del Conclave il 7 maggio. Tuttavia la scelta del successore di Papa Francesco sembra più ardua del previsto e pare che un accordo sia ancora lontano. Per questo domani, 5 maggio, è stato deciso di raddoppiare il tempo dedicato al confronto con due congregazioni, una fissata per le 9 di mattina e un’altra prevista per le 17 del pomeriggio.
Per martedì 6 al momento resta in programma solo la congregazione delle 9, ma nella stessa giornata si potrebbe decidere per una seconda nel pomeriggio. In questo modo si spera di arrivare alla giornata di mercoledì con le idee più chiare e una visione più unitaria in vista del voto.
Tanti i nomi che circolano in queste ore tra cui anche quello del cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, secondo cui “ora serve un dottore della Chiesa”. In un’intervista a QN Müller parlando di Bergoglio ha sottolineato: “Dal punto di vista oggettivo non era un teologo eccezionale come Ratzinger. Ha portato con sé il sentire e lo stile dell’America Latina. Ha insistito sulla povertà e le periferie del pianeta ed esistenziali, un aspetto di cui sono stato contento. Alcuni hanno visto un certo sbilanciamento sull’ortoprassi, la pastorale, a discapito dell’ortodossia che, se va coniugata con la misericordia, non può essere sottaciuta o stravolta”, ha sottolineato Müller, secondo
Anche il cardinale Anders Arborelius, arcivescovo di Stoccolma, intervistato da ‘la Repubblica’ ha parlato di un’Europa ormai “vecchia e stanca”: per questo sarebbe “naturale” che il prossimo Papa venisse “dall’Africa o dall’Asia”. Ma non è affatto scontato trovare il “candidato adatto”.
Sorpresa e imbarazzo oggi per il cardinale statunitense Timothy Dolan, all’uscita della chiesa dove aveva appena celebrato la messa. Una bimba tra i presenti gli ha infatti chiesto: “Sei tu il nuovo Papa?”. “No”, le risponde con una carezza il cardinale che poi glissa sulle domande dei giornalisti americani sull’opportunità e le possibili scuse della Casa Bianca per il post di Trump vestito da pontefice. Molte infatti le voci critiche per il gesto del tycoon, a partire dallo stesso Dolan, che ha già ricevuto l’endorsement dello stesso Trump come papabile. “Come dicono gli italiani, è stata una brutta figura. Non è stata una cosa buona”, ha detto Dolan.