La laurea alla memoria di Giulia Cecchettin. Il padre: “Uno squarcio nelle nostre coscienze”

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Giulia Cecchettin ha finalmente ricevuto la sua laurea. Un riconoscimento per l’impegno che la 22enne studentessa, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre scorso, aveva messo in campo terminando gli studi che avrebbero visto il loro epilogo con la discussione della tesi. Ma così non è stato e questa mattina (venerdì 2 febbraio) l’Università di Padova l’ha omaggiata come meglio non si poteva fare.

Alla cerimonia hanno preso parte i familiari della ragazza: il padre Gino, la sorella Elena – più volte testimone della voce di Giulia – e il fratello Davide. C’erano anche alcune alte cariche universitarie e istituzionali, a cominciare dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini; fino alla rettrice Daniela Mapelli, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Gaudenzio Meneghesso e la relatrice della tesi di laurea di Giulia, Silvia Todros. Dal podio hanno voluto ricordare la figura di Giulia la sorella Elena e la sua più cara amica, Giulia Zecchin.

Toccanti le parole di Gino Cecchettin, il padre di Giulia. “Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze, nella mia per prima. Sarai sempre nel cuore di chi ti ha amato e conosciuto, e sarai sempre nel nostro cuore”, ha detto l’uomo intervenendo alla cerimonia. Un lungo applauso, con tutto il pubblico nell’aula magna del Bo e il senato Accademico in piedi, ha accompagnato la consegna del diploma e di una corona di alloro ai familiari di Giulia.