Coronavirus: 1297 nuovi casi, 7 le vittime. Aaroi-Emac: “la curva epidemica si sta alzando”

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Sono stati 1.297 i nuovi casi di coronavirus registrati oggi in Italia, in calo rispetto ai 1.695 di sabato ma si registra anche una consistente diminuzione di tamponi effettuati: sono stati 76mila, 30mila in meno di ieri.

Nelle ultime 24 ore i decessi dovuti al Covid-19 sono stati 8: il totale dall’inizio della pandemia è di 35.542 morti. Il numero complessivo di contagiati da inizio emergenza arriva a quota 277.634.

Solo una regione, la Valle d’Aosta, nelle ultime 24 ore non ha riportato nuovi casi. I dati più alti in Lombardia, 198 positivi su 12.117 tamponi effettuati e Veneto, 179 positivi. In Toscana sono 12.414 i casi di positività, 122 in più rispetto a ieri Sono 124 i nuovi positivi in Emilia-Romagna, rilevati con oltre 10.200 tamponi.

Nel decreto che entra in vigore da domani è confermato l’obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto se non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Come pure l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi “a rischio”.

Mentre la capienza per i mezzi pubblici (dopo il lungo braccio di ferro con le Regioni anche in vista della riapertura delle scuole) è stata portata all’80 per cento. Sono i principali contenuti del nuovo Dpcm che proroga fino al 30 settembre i divieti fissati il 10 agosto scorso.

Il presidente nazionale di Aaroi-Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani ) intanto lancia l’allarme: “La curva epidemica si sta alzando, e così anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva. E i malati di Covid-19 che vengono ricoverati in questi reparti non sono meno gravi di quelli arrivati a marzo o aprile”.

“Non ci convince quanto detto da alcuni in questi mesi che il virus sia diventato meno aggressivo. La curva epidemica sta risalendo, così come i casi in terapia intensiva, che hanno un’età media più bassa. Per fortuna siamo lontani dal livello di allarme rosso dei mesi di marzo e aprile, grazie – rileva – al contenimento sociale”.