Coronavirus, 3 decessi in Italia nelle ultime 24 ore. Nessuna vittima in Lombardia

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Decessi al minimo storico dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono morte 3 persone positive al covid. Non accadeva dallo scorso febbraio.
Calano leggermente anche i contagi: secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, oggi sono stati registrati 219 nuovi casi, a fronte dei 249 di ieri. Dall’inizio della pandemia, il numero totale delle vittime è di 35.045 e i contagi complessivi sono 244.434.

Dati sorprendenti anche dalla Lombardia dove non si e’ registrato nessun morto per coronavirus.
Non succedeva dal 22 febbraio, quando mori’ a Casalpusterlengo, nel Lodigiano, a 77 anni Giovanna Carminati, la prima vittima lombarda. Con 7.039 i tamponi effettuati, sono stati 33 i positivi registrati di cui 13 a seguito di test sierologici e 15 ‘debolmente positivi’.
E per la prima volta da mesi, Veneto ed Emilia Romagna superano la Lombardia per numero di nuovi contagi: rispettivamente 48, 51 e 33 casi. Seguono la Liguria con 23 casi, la Toscana con 16 e il Lazio con 17. Solo in 4 regioni si registrano zero contagi mentre nelle altre i nuovi casi si attestano sotto le dieci unità. Nel bollettino di oggi viene evidenziato che il Molise segnala che un caso del 18 luglio risulta essere negativo confermato (il che porterebbe a 218 nuovi contagi).Ma se in Italia la corsa dell’epidemia rallenta, dal resto del mondo non arrivano segnali incoraggianti. L’Oms avverte di un nuovo record di contagi in un solo giorno: 259.848, con 7.360 decessi. Ed è anche per questo che il ministro della salute Roberto Speranza chiede ancora prudenza. “Siamo nel pieno della battaglia. È fondamentale continuare a tenere comportamenti corretti: uso della mascherina, distanziamento di almeno un metro e lavaggio frequente delle mani”.
Appello che arriva proprio mentre nelle grandi città come Roma si chiudono le piazze della movida. Nel Lazio risultano 17 contagi, “di cui 10 di importazione”, come spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che invita “all’utilizzo della mascherina o – avverte –  si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna”.