Coronavirus, l’appello del Sud a chi parte dal Nord: Irresponsabili, mettete a rischio la salute di tutti

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“Centinaia di persone, dimostrando spesso di non aver compreso la gravità della situazione, si stanno spostando dalle regioni del nord verso il sud”. È un severo richiamo quello del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, un tentativo di bloccare chi si mette in viaggio dalle regioni del settentrione per rientrare nei Comuni di residenza al meridione.

“Si tratta di un comportamento comprensibile ma irresponsabile, che non serve a tutelare né la propria salute né quella dei propri cari. Anzi che mette a rischio la salute di tutti”, ha affermato Orlando. “Occorre evitare in tutti i modi – ha proseguito – i contatti ravvicinati (e sui treni questo è praticamente impossibile)”. Il sindaco si è poi rivolto alle autorità affinché vengano controllati scrupolosamente tutti i passeggeri prima dell’imbarco per la Sicilia.

“Ritengo indispensabile – ha detto Orlando – che sia affidato all’Usmaf l’incarico di effettuare dei controlli a Villa San Giovanni, prima ancora che i treni e i passeggeri vengano imbarcati, essendo poi di fatto complicatissimo fare controlli dopo l’arrivo in Sicilia per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate”.

Dello stesso avviso, anche il governatore della Puglia Michele Emiliano che si è rivolto alla stessa platea e, con un post su Facebook, ha puntato il dito in particolare contro chi nelle scorse notti ha viaggiato  sui treni che dalla Lombardia arrivano in Puglia: “Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare”. “Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord – ha scritto Emiliano nel suo post -. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più”.

Intanto, nell’ultimo – drammatico – bollettino della Protezione civile si parla di 250 morti in più in un solo giorno. Il totale dei contagiati – ha fatto sapere il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli – è a oggi di 17.660 pazienti risultati finora positivi (comprese le vittime e i guariti). I malati sono al momento 14.955, con un incremento di 2.116 pazienti in un solo giorno, mentre 1.439 sono le persone guarite. Nella Lombardia continua a registrarsi la situazione più grave: 9.820 contagiati, 890 morti, 4.435 ricoverati, 650 in terapia intensiva.