Covid, 11.068 nuovi casi e 211 decessi. Ricciardi e Cts: no alla riapertura degli impianti da sci

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Sono 11.068 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore su 205.642 tamponi effettuati, compresi 78.824 test antigenici rapidi. Il tasso di positività si attesta al 5,38%. I decessi sono 211 per un totale di 93.557 vittime dall’inizio della pandemia.

Stabili i numeri dei ricoverati con sintomi (-51), mentre le terapie intensive – a fronte di 126 ingressi in un giorno – fanno registrare un saldo di +23 posti letto occupati. La settimana si chiude quindi con un leggero incremento di casi rispetto alla precedente: da lunedì a oggi sono stati 85.210 i positivi rintracciati, circa 1.500 in più rispetto agli 83.734 registrati nei sette giorni prima.

Intanto sia il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, che il Cts si dicono concordi nel rivedere la decisione di riaprire gli impianti sciistici.  È “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole  facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”, afferma all’Ansa Ricciardi secondo cui oltre alla chiusura generale di ogni attività “va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale”.

È “evidente – avverte- che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno”. Quindi, annuncia: “Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”. Per il consigliere del ministro ogni possibilità di assembramento va quindi assolutamente evitata: “Non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo –ricorda Ricciardi – che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera”.

Lo stesso monito arriva dal Comitato tecnico scientifico alla luce delle “mutate condizioni epidemiologiche”. Allo stato attuale, spiega il Cts, “non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale”, la risposta del Comitato alla richiesta del ministro della Salute di “rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura” dello sci, “rimandando al decisore politico la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose”.