Covid, Brusaferro: “La curva cresce ma rallenta”. Intanto, 6.599 nuovi contagi

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Numeri e dichiarazioni agrodolci dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro. In sintesi, la curva di casi di Covid in Italia continua a crescere ma la corsa rallenta. Brusaferro fa sapere che l’Rt scenderà a 1,23 (oggi è a 1,56), ma l’attenzione deve restare alta. Così il presidente dell’Iss: “La curva sta crescendo, anche se la crescita è più limitata rispetto alle settimane precedenti, e sempre la fascia 10-29 anni è quella più colpita, con l’età media dei contagi a 27 anni”. E ancora: “L’Rt ha una previsione di decrescita a 1,23 la prossima settimana, ma comunque resta sempre sopra l’1 e questo vuol dire che l’incidenza dei casi continuerà a crescere anche se più lentamente. E’ richiesta dunque molta attenzione”.

La campagna vaccinale. Lo stesso presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha invitato tutti gli studenti nelle fasce di età raccomandate a vaccinarsi con ciclo completo aggiungendo: “Il dato positivo è che i più giovani stanno rispondendo in modo massiccio e positivamente alla campagna vaccinale, con il 64% dei 20-29enni che ha già fatto la prima dose. Di contro, allarma il fatto che ad oggi il 17% degli over-60 non abbia effettuato neppure la prima dose di vaccino”.

L’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia. I dati indicano una stabilizzazione dell’indice di trasmissibilità Rt il cui valore, rispetto all’1,57 della scorsa settimana, si ferma a 1,56, mentre l’incidenza continua a crescere, di 10 punti, passando da 58 casi ogni 100mila abitanti a 68. I valori delle ospedalizzazioni segnano, sempre su base settimanale, un leggero aumento del tasso di occupazione nelle terapie intensive (al 3%) e nei reparti di area medica (al 4%). In questo contesto, tutte le Regioni sono classificate a rischio moderato.

Altri dati e numeri. Il bollettino del ministero della Salute relativo a venerdi 6 agosto. Si sono registrati 6.599 nuovi casi a fronte di 244.657 tamponi effettuati. Purtroppo si contano anche altri 24 morti. Infine, continua a preoccupare la variante Delta che al 2 agosto ha raggiunto una diffusione all’85,66%, confermandosi così in crescita con nuovi casi in tutte le Regioni e in tutte le fasce di età, con una percentuale maggiore tra i 10 ed i 29 anni.