Decreto Rilancio: spunta ipotesi prezzo massimo mascherine

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Nel testo del decreto Rilancio dovrebbe essere indicato il prezzo massimo consigliato per mascherine e disinfettanti, che dovrà essere indicato dai produttori ai rivenditori al dettaglio.

La soglia massima a 1,50 euro per le mascherine chirurgiche e a 9,50 per le Ffp3 con valvola. La violazione, secondo la bozza, sarebbe punita con sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, con la sospensione dell’attività di vendita.

Il prezzo finale di vendita al consumo praticato dai rivenditori finali non deve comunque superare l’importo indicato nell’allegato: per disinfettanti e igienizzanti a base idroalcolica, il prezzo varia dai 2 euro delle soluzioni disinfettanti a base analcolica (confezione fino a 400 ml) ai 7,20 euro delle confezioni grandi di soluzioni disinfettanti a base di ipoclorito di sodio (confezione da 1000 ml).

L’obbligo di indicare il prezzo massimo di vendita consigliato, si aggiunge, può essere esteso, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri, a tutti i prodotti ritenuti essenziali in situazioni di comprovata necessità ed urgenza.

Il prezzo massimo di vendita consigliato, si spiega, è determinato applicando un margine di ricarico sulla base di fattori fisiologici di mercato e comunque in ogni caso non superiore al 50% del costo di importazione.

Intanto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro nella conferenza stampa organizzata dall’istituto (Iss) dà l’ok a mascherine fatte a casa: “per l’uso destinato alla popolazione, si possono utilizzare anche mascherine confezionate in proprio, come indicano video diffusi dai Centers for desease control.

I modelli piu sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso”. Per quanto riguarda le app, Brusaferro ha detto che si tratta di uno “strumento che agevola il lavoro sul campo ma non può sostituire il ruolo del personale che sarà designato al contract tracing”.