E’ morto Felix Baumgartner, base jumper che si lanciò dalla stratosfera


E’ morto Felix Baumgartner, un malore durante il volo gli è stato fatale. Il famoso base jumper si era lanciato con il parapendio a Porto Sant’Elpidio, ma durante il volo ha perso il controllo del mezzo, precipitando nella piscina di una struttura ricettiva lungo la costa in provincia di Fermo. Il 56enne paracadutista austriaco ha perso la vita dopo il malore che lo ha fatto atterrare su una ragazza presente nella piscina, con la giovane che è rimasta ferita dopo l’impatto e non è in gravi condizioni.
Una vita all’inseguimento dell’impossibile. Nato a Salisburgo il 20 aprile 1969, Baumgartner ha dedicato la sua vita a sfidare i limiti umani. Dopo aver affinato le sue abilità di paracadutista nell’esercito austriaco, si è distinto negli anni ’90 come uno dei pionieri del base jumping, eseguendo salti spettacolari come quello dalle Petronas Towers di Kuala Lumpur nel 1999 e dal Cristo Redentore di Rio de Janeiro, il base jump più basso mai registrato, a soli 29 metri. Nel 2003, ha attraversato il Canale della Manica in caduta libera con un’ala in fibra di carbonio, un’impresa che ha consolidato la sua fama di “uomo senza paura”.
La sua impresa più famosa, il lancio dalla stratosfera. Il 14 ottobre 2012, Baumgartner ha scritto una pagina indimenticabile nella storia dell’esplorazione umana. Lanciandosi da un pallone aerostatico a 38.969,4 metri di altezza, ha compiuto il salto più alto mai registrato, raggiungendo una velocità di 1.357,64 km/h, e diventando il primo uomo a infrangere la barriera del suono senza l’ausilio di un velivolo. L’impresa, parte del progetto Red Bull Stratos, ha segnato tre record mondiali: l’altitudine massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, il lancio da pallone aerostatico più alto e la velocità massima in caduta libera.