Emergenza incendi: in Piemonte polveri sottili fino a 7 volte oltre il limite

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Un intervento dei vigili del fuoco (archivio)
Prosegue l’emergenza incendi boschivi nel Canavese, nelle valli Orco e Chiusella.  A Locana i fronti di fuoco sono due: il primo è diretto verso l’area del Parco nazionale del Gran Paradiso, in località Montepiano, il secondo verso il territorio del Comune di Sparone, nei pressi delle borgate Nose e Calsazio che in nottata sono state lambite dalle fiamme. Dopo diversi giorni di fumo provocato dagli incendi boschivi, le “polveri sottili” hanno raggiunto valori record 7 volte superiore alla soglia massima.
Nella Valle Sangone, una delle vallate piemontesi devastate dai roghi di boschi, pinete e pascoli in questi giorni sono stati trovati inneschi incendiari: alcuni hanno funzionato, altri no. Lo hanno rivelato i responsabili delle squadre di intervento, a Giaveno (Torino),dove è arrivato appunto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri forestali.
La Regione ha formalizzato al governo la richiesta dello stato di emergenza. Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, sta visitando alcune delle zone colpite dagli incendi, che negli ultimi giorni hanno devastato ettari di boschi, minacciando i centri abitati in diverse aree del Piemonte. Il sopralluogo è partito da Bussoleno, in Val di Susa, dove Chiamparino, attraverso il profilo Twitter della Regione, ha ribadito come le operazioni “vanno coordinate da chi ha competenza, sensibilità e capacità organizzativa”. “Pur con tutte le difficoltà del caso – ha detto il governatore – la macchina dei soccorsi racconta di un pezzo d’Italia che funziona”. Ieri il governatore ha scritto al premier Gentiloni e al capo della Protezione civile Borrelli chiedendo lo stato di calamità.
Coldiretti nel frattempo ha mobilitato gli agricoltori in Piemonte che con le autobotti trainate da trattori si sono messi a disposizione della macchina dei soccorsi.
Ieri i sindaci del Canavese hanno chiesto a gran voce a Regione e prefetto di Torino l’utilizzo urgente di canadair per contenere l’estensione delle fiamme. L’operatività dei velivoli, però, è stata fin qui condizionata dalla presenza di nubi, vento e fumo.