Guerriglia a Napoli: ‘uno spettacolo indegno’ ha commentato De Luca

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La notte di guerriglia ha lasciato il segno nelle strade di Napoli ed ha portato a due arresti da parte della Digos. Si tratta di due persone, già note alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio di stupefacenti, residenti nel quartiere Vasto. Gli inquirenti stanno comunque ancora raccogliendo informazioni per delineare un quadro più chiaro di quanto accaduto in città. I manifestanti scesi in piazza contro le restrizioni anti Covid, hanno lanciato petardi bombe carte e incendiato cassonetti.

Il vice ministro dell’interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri, ha sottolineato: gli scontri sono un fatto “gravissimo”. Quindi ha definito la guerriglie urbana e l’aggressione alle forze dell’ordine “atti criminali” che quindi “così verranno trattati”. Per Mauri “è del tutto chiaro che non si è trattato di una protesta spontanea ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell’estremismo politico”.

“Si tratta – sottolinea il vice ministro – di delinquenti che risponderanno per quello che hanno fatto, a maggior ragione perché provano a speculare sulla situazione difficile che si sta vivendo, sia dal punto di vista sanitario sia per le conseguenze sulla vita dei singoli cittadini. La risposta dello Stato sarà adeguata e proporzionata alla gravità dei fatti avvenuti. I responsabili di questi atti vergognosi saranno individuati con rapidità”.

A riprova dell’ipotesi di un’azione preordinata, la Digos sottolinea che, durante le fasi degli scontri, decine di scooter sono stati usati dai manifestanti per ostacolare e ritardare l’intervento delle forze dell’ordine.

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha affidato ad una nota scritta, la sua dichiarazione sugli scontri di Napoli allo scoccare del coprifuoco ieri alle ore 23.

“Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli. E mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città. I protagonisti di questi episodi non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale”.