Il vaccino italiano anti-Covid funziona sulle cellule umane. Testato allo Spallanzani di Roma

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Buone notizie sul fronte della ricerca di un vaccino contro il Sars-CoV-2. Per la prima volta al mondo un candidato, ha neutralizzato il virus nelle cellule umane. Lo ha reso noto Luigi Aurisicchio, amministratore delegato della Takis di Pomezia che ha messo a punto il vaccino, spiegando che il test fatto allo Spallanzani è stato possibile grazie all’esperienza dell’istituto, che dopo avere isolato il virus ha messo a punto un metodo per verificare l’efficacia di vaccini e molecole direttamente sul virus.

“Ci aspettiamo che questo accada anche nell’uomo”, ha detto ancora Aurisicchio aggiungendo: “Stiamo anche esplorando altre interessanti piattaforme tecnologiche in collaborazione con la LineaRx, un’azienda americana. Alcuni vaccini hanno ricevuto importanti finanziamenti e hanno già iniziato la fase clinica in altri Paesi. Noi ce la stiamo mettendo tutta perché un vaccino che nasce dalla ricerca italiana, con una tecnologia tutta italiana e innovativa, venga sperimentato in Italia e messo a disposizione di tutti. Per fare questo – ha rilevato – abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni e di partner che ci aiutino ad accelerare il processo: questa non e’ una gara e insieme possiamo vincere tutti contro il coronavirus”.

Intanto Giovanni Rezza, direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), circa la gestione del virus nelle prossime settimane, commenta le affermazioni di colleghi che prevedono che il virus a giugno sarà morto: “Se ci sono esperti stimati che hanno dono della preveggenza, benissimo. Se morirà a giugno faremo una grande festa”. “Anche io vorrei che scomparisse ma non credo questo sogno possa realizzarsi molto presto. Dobbiamo quindi raddoppiare, triplicare gli sforzi per arginarne la diffusione”, aggiunge.

“Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che come si è aperto, si può anche richiudere”. Sono queste le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, e rappresentante italiano del Consiglio dell’Oms, in un’intervista a “Repubblica” a commento dell’inizio della cosiddetta fase 2. “Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente”, ha poi aggiunto l’esperto.

E la direttrice dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Andrea Ammon, ha confermato che rispetto all’8 aprile, le misure di distanziamento sociale hanno “ridotto del 45% la trasmissione e l’incidenza del coronavirus nell’arco di 14 giorni nell’Ue e nel Regno Unito”. Ecco perché “non dobbiamo abbassare la guardia”, ha ammonito la Ammon.

Nel frattempo “La Roche annuncia oggi un nuovo test per gli anticorpi da Coronavirus”. Lo ha spiegato l’amministratore delegato Christoph Franz,  in una conferenza stampa in corso a Penzberg, con il ministro della Salute tedesco Jens Spahn e il presidente del Land Markus Soeder. “Il test ha una sensibilità del 100% e una specificità del 99,8%”, ha affermato. Grazie a questo test, di cui saranno distribuite decine di milioni di esemplari al mese su scala mondiale, “ciascuno potrà sapere a che punto sta” nella battaglia contro la pandemia.