Italia in giallo prevalente, Brusaferro: “la curva decresce lentamente”

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Italia in giallo prevalente con Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia le uniche regioni in arancione. Il monitoraggio del ministero della Salute e dell’Iss conferma il lento e costante miglioramento della situazione epidemiologica, con l’incidenza che scende a 127 casi ogni 100mila abitanti, di contro, per la seconda settimana consecutiva l’Rt sale lievemente e a livello nazionale e si attesta a 0,89.

E in vista del tagliando alle misure anticovid della prossima settimana, le Regioni chiedono di rivedere i parametri che determinano i cambi di colore, a partire proprio dall’Rt, l’indice di diffusione del virus.

Nel mentre, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, sono 10.554 i nuovi positivi al coronavirus, a fronte di 328.612 i tamponi. Sono invece 207 le vittime in un giorno. Il tasso di positività è del 3,2%. In calo di 55 unità i ricoveri in terapia intensiva, 536 nei reparti ordinari.

Le somministrazioni di vaccini anti-Covid dall’inizio della campagna sono 23.162.051. Nella giornata di venerdì sono state effettuate oltre 505mila vaccinazioni, secondo la struttura del Commissario Francesco Figliuolo.

Ieri in conferenza stampa il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro e il il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, hanno fatto il punto sulla situazione pandemica.

Brusaferro: “la curva decresce anche se lentamente”. “L’età media dei casi scende a 41 anni e quella dei ricoveri a 65. I casi però segnano un aumento tra i più giovani (0 e 9 anni). I casi tra gli over-80 decrescono più rapidamente rispetto altre fasce e questo è un effetto delle vaccinazioni. Ci si sta avvicinando al valore di 50 casi per 100mila, valore soglia per rendere possibile il tracciamento”.

Rezza: “curva in fase iniziale”. “Per la prima volta abbiamo sotto la soglia critica sia l’occupazione delle terapie intensive sia dei reparti ospedalieri, c’è dunque una decongestione, ma la situazione esige sempre la massima cautela”. Ci sono, “elementi di conforto” ma “bisogna continuare a tenere comportamenti prudenti”.
“Probabilmente questa infezione si endemizzerà. Molti fattori potrebbero cioè impedire il raggiungimento delle immunità di gregge ma possiamo raggiungere il controllo dell’epidemia: Covid-19 diventerà cioè come l’influenza, infettando la popolazione ma senza conseguenze eccessive. Molto dipenderà dall’andamento delle vaccinazioni”, ha detto Gianni Rezza.

Poi su vaccini Rezza ha aggiunto: “Sull’utilizzo di AstraZeneca e J&J negli under-60 c’è una riflessione in corso. Ma i vaccini a vettore virale sono utilizzabili dai 18 anni in su e dunque non c’è alcuna controindicazione. La circolare ministeriale prevede un uso preferenziale per over-60, ma ciò non vuol dire che non possano essere usati al di sotto. Infatti abbiamo visto come in Gran Bretagna, abbiano utilizzato al 50% AstraZeneca e Pfizer ottenendo un abbattimento dei casi e dei morti”.