Italia nella morsa degli incendi: a Monfalcone chiuso lo stabilimento Fincantieri

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Italia nella morsa del caldo e degli incendi. Le fiamme che tengono sotto scacco la zona del Carso hanno portato alla chiusura temporanea di tratti di autostrada e a centinaia di evacuazioni. A causa del fumo denso, la sindaca di Monfalcone (Gorizia) ha rivolto un appello alla cittadinanza via social: “Se potete non uscite di casa”. Il ristagno dell’aria ha infatti provocato un’impennata notturna delle Pm10 in città, 1.600 microgrammi per metro cubo, secondo le rilevazioni dell’Arpa Fvg. Un picco altissimo se si confronta con il limite giornaliero che è di appena 50 microgrammi.

Chiuso anche lo stabilimento della Fincantieri.
Circa tremila dipendenti resteranno a casa e per loro scatterà la Cassa integrazione ordinaria. Il Gruppo ha precisato che la misura è stata adottata a tutela della salute dei lavoratori. Sebbene il fumo vada diradandosi con il passare delle ore, la qualità dell’aria, ritenuta insalubre, è tale da sconsigliare l’attività lavorativa. Nel comune friulano stop anche al mercato e non verrà svolta alcuna attività all’aperto per i centri estivi. Evacuate una ventina di abitazioni a Doberdò del Lago.

La Regione Friuli-Venezia Giulia ha firmato un decreto per l’emergenza. In una nota, Fedriga e Riccardi, spiegano: con il decreto “andremo ad assistere tempestivamente le persone che sono state costrette a uscire dalla rete autostradale, a scendere dai treni, quelle rimaste bloccate in auto o sui mezzi pesanti, e le persone sfollate”.

Fiamme anche in Versilia dove proseguono le operazioni di spegnimento dell’incendio sulle colline di Massarosa in provincia di Lucca. L’incendio è stato diviso in diversi settori in base alle priorità di intervento stabilite valutando la vicinanza delle abitazioni al fronte del fuoco. Sul posto 4 elicotteri e 3 canadair, ma sarebbero in arrivo dei rinforzi. Al momento si stima che la superficie bruciata è di 560 ettari prevalentemente di bosco e in parte di olivete. Circa 500 le persone che hanno dovuto lasciare le loro case. Interventi in corso anche su un altro fronte, sulle colline di Vecchiano a Pisa, dove da ieri pomeriggio sono andati in fumo circa 10 ettari di bosco.

Situazione critica anche nel Lazio. Almeno 40 gli interventi per gli incendi boschivi sul territorio di Roma e provincia, in particolare nella zona della Pisana, dove vvf e Protezione civile, hanno provveduto allo spegnimento e alla messa in sicurezza dell’area. Operazioni di spegnimento anche a Fiano Romano. Le fiamme sono partite da via Val Casale e si è rinforzato grazie al vento, bruciando una consistente area di macchia Mediterranea. Fiamme anche a Bolzano, in Sardegna e in Sicilia.

In Italia l’ondata di caldo raggiungerà il picco tra oggi e giovedì, con 14 città da bollino rosso. Secondo il bollettino diffuso dal ministero della Salute, le condizioni climatiche più  critiche interesseranno:  Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova e in altre otto città.

I roghi alimentati dal caldo rovente di questi giorni, non risparmiano neanche il resto d’Europa. Un vasto incendio sta infatti interessando la periferia nord di Atene, in particolare i quartieri di Penteli e Gerakas con diversi feriti. Evacuati alcuni edifici, tra cui un ospedale pediatrico.