Elena Vallortigara tra le stelle più in… alto: è medaglia di bronzo ai Mondiali. “L’avevo sognata”

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Elena posa con il tricolore al termine della gara (immagine Fidal/Colombo)

Due metri sopra il cielo. L’altista vicentina Elena Vallortigara torna dopo 4 anni e spiccioli a superare l’asticella oltre la soglia dei 200 centimetri esatti ed è un balzo di bronzo il suo, che vale una medaglia per lei ai Mondiali di Atletica in corso a Eugene in Oregon. Per la quasi 31enne nata a Schio e cresciuta nell’Altovicentino, che da qualche anno vive e si allena in Toscana a Siena, è il premio meritatissimo a una carriera altalenante finalmente coronata con un podio mondiale. E la definitiva consacrazione tra le star dell’atletica non solo italiana ma internazionale.

Medaglia d’oro a sorpresa rispetto ai pronostici per l’australiana Eleanor Patterson che batte la favoritissima della vigilia, il fenomeno ucraino Mahucick, la bionda ventenne astro nascente della specialità e già oro olimpico un anno fa a Tokyo.

Grazie alla brillante prova della vicentina si “smuove” il medagliere dell’Italia, dopo i quarti posti di Fantini nel martello femminile e di Tamberi, ieri notte, nell’alto maschile. Da dire che Elena non è andata lontana da metalli di maggior pregio, visto che oro e argento sono stati assegnati alle due altiste più accreditate con la misura di 2,02 metri (un errore in più per l’ucraina), quindi appena due centimetri più su rispetto a Vallortigara. Autrice di un percorso netto, senza alcun errore, fino poi alla misura finale fatta segnare. Per lei è la seconda miglior prova della sua carriera: vanta infatti un record personale di 2,02 fatto annotare nel 2018 in pedana a Londra.

Il podio mondiale: Mahucickh, Patterson e Vallortigara (immagine Fidal/Colombo)

Da inserire nell’album dei ricordi più luminosi l’esultanza della portacolori azzurra dopo aver saltato i 2 metri al primo tentativo, sorretta da uno stato di forma formidabile trovato proprio nel cammino di avvicinamento ai mondiali statunitensi, e da una solidità a livello mentale che fatto “saltare” i fantasmi del passato. Poche settimane fa, l’atleta in forza ai Carabinieri aveva conquistato il suo quinto titolo italiano assoluto con la misura di 1,98, un biglietto da visita importante ora confermato dalla medaglia di bronzo. Sul podio, infatti, si sono accomodate le tre migliori atlete della stagione per misure saltate.

Il salto perfetto (immagine Fidal/Colombo)

Tra il raggiante e il commosso, Elena ai microfoni della Federazione Italiana si rammarica per non aver “indovinato” il salto giusto che poteva garantirle anche un gradino del podio più in alto. E ringrazia il suo allenatore Stefano Giardi. “Una medaglia che pesa tantissimo – così ha esordito dopo le premiazioni -. L’ho sognata e desiderata da tanto tempo, ne ho avuto anche paura. Mi ero promessa che l’avrei vinta. A 2,00 metri ho pensato potesse avere anche un altro colore. Ma per la prima volta è stato tutto perfetto!”. Piccolo rammarico legato al fatto che Patterson, poi vincitrice, stava per uscite ai 198 cm, saltati al terzo e ultimo tentativo, prima di sfoderare il classico coniglio dal cilindro alle quote d’eccellenza sopra i due metri.